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    Fonseca: "Uno tra Cristante o Veretout giocherà trequartista"


    Le parole del tecnico giallorosso alla vigilia della sfida contro il Cagliari

    Tutte le parole di Paulo Fonseca nella conferenza stampa alla vigilia di Roma-Cagliari.

    Cristante o Veretout possono giocare trequartisti date le indisponibilità?

    “Questa è una delle volte in cui sarà più facile per me scegliere e per voi indovinare chi scenderà in campo, viste le tante assenze. Come al solito, però, non scenderò nei dettagli”.

    Qual è il bilancio di questo periodo? Che partita si aspetta domani contro il Cagliari?

    “Mi aspetto una partita difficile, complicata, contro una squadra che sta disputando un eccellente campionato e viene da risultati positivi, sarà una partita complicata. Veniamo da un periodo complicato, con poco tempo a disposizione per allenarci e recuperare. La mia squadra fin qui ha risposto bene dal punto di vista fisico e speriamo che domani ci presenteremo a un livello sufficiente per vincere la partita”.

    Tra Cristante e Veretout chi è più adatto in quel ruolo? Pastore può giocare due partite in tre giorni?

    “Per quanto riguarda Pastore in questo momento è difficile giocare due partite in poco tempo, a maggior ragione con poche ore. Per quanto riguarda il trequartista, Cristante ha già ricoperto quel ruolo in passato, anche se per il nostro modo di giocare servono caratteristiche differenti. Per noi il numero dieci svolge funzioni diverse e occupa altri spazi. Viste le circostanze, però, la scelta dovrà inevitabilmente ricadere su uno dei due”.

    Cosa si può fare di più per evitare gli infortuni?

    “Non parlerò nei dettagli di ciascun infortunio. Stiamo facendo quanto possibile per prevenire gli infortuni, c’è una politica molto rigorosa da parte del club in questo senso, rispettosa di parametri scientifici. Va detto che il problema più frequente che si registra in questo periodo della stagione nelle squadre di calcio è l’infortunio ischio-crurale e noi ne abbiamo avuto solo uno di questo genere. Se ce ne fossero stati più di qualcuno si sarebbe potuto parlare di una cattiva programmazione. Spesso ci sono state recidive di alcuni calciatori, basate su infortuni passati, o infortuni casuali che non è possibile prevedere. È il caso di Zappacosta, Pellegrini e Bouah: nessuno può controllare certe situazioni. La vera domanda è se stai cercando di prevenirli e la risposta è sì. Questa è una cosa che non succede solo nella Roma ma in tutte le squadre che giocano con frequenza e competono su questi fronti. Ora la domanda che sollevo è che se si verifica questo in tutti i grandi club europei che competono ad alto livello, bisogna chiedersi se tutti stanno lavorando male, se sono tutti incompetenti o se questa sequenza di partite ravvicinate sia adeguata agli sforzi di un calciatore professionista. Questo si verifica non solo alla Roma, deve l’attenzione mediatica è molto forte, ma in tutte le squadre in cui ci sono tante partite in poco tempo”.

    Come sta Florenzi?

    “Alessandro purtroppo non ha recuperato, oggi non si è allenato ed è a casa influenzato”.

    Pau Lopez tornerà a giocare dall’inizio?

    “Sì, tornerà a giocare dall’inizio”.

    È stato dichiarato da parte di Cristante che un pareggio fuori casa va bene contro il Wolfsberg. Non pensa che in occasioni simili sia meglio esprimere rabbia per un pareggio contro una squadra simile?

    “Probabilmente le parole erano inserite all’interno di un contesto ben particolare, tutti sanno che siamo contenti solo quando vinciamo e che abbiamo la stessa ambizione contro ogni squadra a prescindere dal nome dell’avversario. Forse alla fine della partita, alla luce del risultato dell’altra sfida del girone e avendo mantenuto il primo posto, Cristante avrà detto che il pareggio era il male minore. Tutti sanno che la nostra ambizione è quella di vincere sempre. Aggiungo che l’ambiente dello spogliatoio dopo la gara era di profonda insoddisfazione e di rabbia da parte di tutti per non aver vinto. Cristante è uno dei più ambiziosi della squadra, le parole lasciano il tempo che trovano e io do importanza ai fatti. Cristante è uno dei leader e dei calciatori più esigenti della squadra”.

    Spesso ci sono errori da parte di Kluivert e Zaniolo nelle scelte finali prima di andare al tiro. E poi hanno preso molti gialli, c’è una linea che sta seguendo in merito?

    “Sono d’accordo, spesso creiamo occasioni e negli ultimi trenta metri sbagliamo l’ultima scelta. Questo è successo qualche volta sia a Zaniolo sia a Kluivert. È vero che in quella zona di campo siamo poco rigorosi quando dobbiamo fare un passaggio, un assist o un cross. È un tema che abbiamo affrontato, sottolineando l’importanza di essere più precisi in quella zona di campo. Queste sono cose che riguardano più che altro la loro giovane età. Sono sicuro che con il tempo la loro precisione aumenterà. Questo fa parte di un normale percorso di crescita di un calciatore. Sarà ovviamente importante migliorare da questo punto di vista ed essere più efficaci. Per quanto riguarda i cartellini, alcuni erano meritati e giusti e in altri casi non credo lo fossero, come nella gara contro il Lecce, nella quale sono stati dati con troppa facilità. Mi sembra ci sia esagerazione nel darli, spesso si è trattato di situazioni di gioco normali”.

    Ha mai preso in considerazione di schierare Spinazzola alto a sinistra come alternativa?

    “No, in questo momento no, non l’ho preso in considerazione”.

    Nainggolan ha dichiarato che serve personalità per giocare alla Roma e che l’ambiente romano non è poi così diverso rispetto agli altri, tra radio e televisioni. Che ne pensa del famigerato ambiente romano?

    “Non voglio commentare le sue parole, è una sua opinione. Sono frasi pronunciate prima di una partita e magari c’è l’intento di creare una certa pressione. Capisco la sua intenzione, ma preferisco non commentarle. Per quanto riguarda l'altro tema, chi non vorrebbe convivere con questo tipo di pressione? Chi non è in grado di sopportarla non può fare il calciatore professionista. Io nell’ambiente romano quello che vedo e sento è il sostegno costante dei nostri tifosi, c’è tantissima gente che crede in noi, che crea un ambiente bellissimo in casa e in trasferta e che ci segue in gran numero. È una cosa di cui andare orgogliosi, va apprezzato. Poi la pressione si sente ovunque, in particolare quando si vuole vincere. Chi non è in grado di sopportarla dovrebbe prendersi un appezzamento di terreno e coltivare le patate o qualcos’altro, in quel modo sarebbe sicuramente più rilassato. Nel calcio c’è pressione e bisogna accettarla, ben venga”.

    Si aspettava di più da Kalinic?

    “Tutti comprendono che si trattava della sua prima partita da titolare, non giocava da molto tempo. Non poteva stare al meglio. Può fare di più e di sicuro ci riuscirà, voi lo sapete bene e lo avete visto in azione: è un giocatore di innegabile qualità. Migliorerà senza dubbio, fisicamente e nell’intesa con i compagni.

    Il Cagliari ha segnato quattro gol di testa su nove totali, Fazio e Smalling rispetto a Jesus e Mancini sono più adatti come centrali?

    “Se state cercando di farmi dire chi giocherà come centrale di difesa non ve lo dirò”.