Queste sono state le parole del difensore giallorosso.
Quanto è importante la gara di domani e come cambia il sistema di gioco da Juric a Ranieri?
"È una partita molto importante, per cercare di piazzarci tra le prime otto. È una sorta di ultima spiaggia. Per il resto, sono punti in palio per qualificarci per gli spareggi ed è anche una grande occasione per invertire la tendenza.
È una partita contro un avversario molto forte, complicato, ma è anche l’occasione per dimostrare di poter giocare a un livello decisamente più alto.
Le differenze? Per me, come difensore, con Ranieri giochiamo più come reparto e meno uomo contro uomo, anche se, inevitabilmente, in qualche circostanza può capitare di giocare uomo contro uomo.
Ci sono delle somiglianze, ma quello che conta è che domani faremo bene il nostro dovere”.
Non so quante volte in carriera ha avuto modo di vivere un momento così difficile nello spogliatoio. Ci può raccontare come sta la squadra? A Napoli è sembrata un po’ spenta, un po’ slegata? C’è stato già un cambio di marcia?
“Innanzitutto, vorrei dire che da quando sono arrivato ho trovato un gruppo che ha sempre lavorato con serietà, al meglio. In carriera mi è capitato almeno una volta di vivere un periodo ben più complicato di questo: con il Borussia Dortmund eravamo ultimi in classifica dopo 19 partite. Una stagione folle.
In quei casi non puoi fare altro che lavorare duro e crederci sempre. Se faremo così, sono sicuro che giocheremo meglio, segneremo più gol, perché abbiamo dei giocatori offensivi molto bravi e dovremo metterli nella condizione migliore per brillare.
Se faremo tutto questo, sono certo che le cose miglioreranno nettamente”.
Quali sono i motivi per i quali hai giocato così poco finora? E si è mai pentito di essere venuto?
“La ragione principale è che, quando sono arrivato, non mi allenavo da tre mesi. Dovevo quindi trovare la condizione migliore. È stata una decisione tecnica del mister, che ovviamente ho rispettato, sebbene sperassi in qualcosa di diverso. Adesso sono sicuro che arriveranno per me maggiori occasioni di giocare.
Sta a me dimostrare al club e ai tifosi di poter giocare ai miei livelli e quindi di ripagare la fiducia di tutti.
Quello che conta adesso è cercare di invertire questa tendenza, non soltanto a livello mio personale, ma della squadra, in linea con le aspettative. Sono sicuro che alla fine sarà una storia a lieto fine”.
Sarà la seconda volta che affronti il Tottenham, la prima è stata nel 2016. Che tipo di partita ti aspetti domani? E qual è la tua percezione dell’evoluzione del Tottenham?
“Un’evoluzione davvero notevole, impressionante: è una squadra che pressa molto alto, che ha idee molto chiare, con grandi individualità, che ha uno dei difensori giovani che io preferisco di più, e che credo che sia infortunato, van de Ven, che ha dei picchi di velocità incredibili, sui 40 km/h.
È una squadra che domani ci metterà sotto pressione e che cercherà di coinvolgere tutto lo stadio.
Starà a noi non farci impressionare, reggere questo urto. Mi aspetto una partita difficile, contro un’ottima squadra, una delle migliori al mondo”.
Come mai non sei mai sbarcato in Premier League?
“Diverse volte ci sono andato vicino. Non è mai andata in porto per diverse ragioni. Non credo che sia questa la sed giusta per parlarne. Tra qualche tempo, quando smetterò, avrò modo e tempo per farlo. Almeno quattro volte ci sono andato vicino, però non è mai andata in porto. Ma è sempre bello tornare qui in Inghilterra, giocando contro i loro club nelle varie competizioni europee”.
Hai affrontato diversi calciatori del Tottenham, conosci molto bene Timo e hai sfidato Son.
“Conosco molto bene Timo, è un giocatore forte che segna tanti gol, anche se adesso non attraversa un momento brillante. Sono sicuro che ritroverà presto la via del gol, speriamo a partire da venerdì.
E cosa dire di Son? È un giocatore davvero incredibile. Si soffre sempre contro di lui. Ricordo in Bundesliga quando giocava con l’Amburgo: ha segnato contro di noi e hanno vinto la partita, e poi nel 2018 contro la Germania. È un giocatore molto rapido, ambidestro, pericoloso sia dentro che fuori dall’area. È un calciatore completo, molto forte”.
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