Jordan Majchrzak got the goal for the Giallorossi to put them back on level terms in the game, only for Cagliari's Michele Carboni to get his second of the game deep into injury time to secure the three points for the hosts.
"That's football, sometimes it's a cruel game," coach Federico Guidi said afterwards.
"Today we were unlucky to even be drawing the match; we dominated the contest, we created chances and we never really let them play out of pressure.
"Unfortunately we conceded in almost the last seconds of the match - it's a tough one for the boys to take, because they deserve a lot of credit for the way they played."
La squadra ha avuto un possesso palla superiore e ha gestito la partita: come si può spiegare questo risultato?
"Il calcio è così. A volte è crudele. Oggi, paradossalmente, ci stava stretto il pareggio: abbiamo dominato l'avversario, lo abbiamo messo alle corde, dando continuità al gioco, senza mai farlo uscire. Peccato per un episodio quasi all'ultimo secondo, che penalizza molto i ragazzi, ai quali vanno fatti i complimenti per la prestazione.
Poi, io devo essere sereno e lucido, senza farmi travolgere dal risultato negativo e devo analizzare quella che è stata la prestazione dei ragazzi. Prestazione che è stata sicuramente positiva al cospetto di un avversario nettamente più esperto di noi, perché in campo avevano cinque 2003 ed è chiaro che, in qualche episodio, questa carenza nostra di esperienza possa farci commettere degli errori.
Detto questo, la squadra mi è piaciuta per come ha interpretato la gara, per come è stata sul campo, per come ha aggredito l'avversario. E soprattutto per la qualità del gioco che ha espresso. Sicuramente, questa è la strada che dobbiamo perseguire".
In un risultato negativo, ci sono tanti elemento positivi.
"Assolutamente sì. Anche nel primo tempo abbiamo avuto il dominio del campo e della palla. Sicuramente, siamo mancato un po' nel preparare l'ultima giocata: nell'ultimo terzo di campo avremmo potuto fare di più, avremmo potuto optare per qualche scelta differente.
E infatti, dopo averne parlato nello spogliatoio, su questo nel secondo tempo siamo migliorati: abbiamo crossato, abbiamo tirato tanto. Qualche volta, anche in superiorità numerica abbiamo sbagliato l'ultimo passaggio, altrimenti saremmo entrati in porta con la palla.
Quindi, è una prestazione sicuramente positiva, dove quello che ci fa male è il risultato. Ma questo ci deve motivare per reagire e ripartire subito, facendoci trovare più arrabbiati che mai nel quarto di Coppa Italia".
Non c'è una vera e propria stabilità in questo campionato.
"È un girone estremamente equilibrato. Stanno cambiando anche un po' gli interpreti rispetto ai primi cinque mesi. Quelle che stanno facendo risultato in questo momento sono le squadre più vecchie, tra virgolette, del campionato.
Mi riferisco al Sassuolo, al Lecce, al Cagliari, al Frosinone, al Torino: sono tutte squadre che mettono cinque fuoriquota. Ed è normale che, dopo 55 giorni di sosta, quelle più giovani siano quasi tornate ad agosto. Quindi ci sta che noi, come la Juventus, possiamo commettere degli errori che, in questo momento, possono costarci il risultato. Tutte le squadre che stanno rientrando sono più esperte di noi e della Juventus".
E adesso sotto con il Napoli.
"Sì, ma noi vogliamo continuare a fare quello in cui crediamo: noi mettiamo il singolo, il giovane, al centro di tutto. Questa è la mentalità giusta per creare dei giocatori. Questo è il percorso giusto. E quelli che sono pronti, è giusto che vadano a giocare (in Prima Squadra, ndr), a discapito magari di qualche partita della Primavera persa in più.
Mercoledì contro il Napoli sarà una bella sfida, perché ci giochiamo una semifinale di Coppa Italia. Lo facciamo davanti ai nostri tifosi, sul nostro campo. Saremo sicuramente arrabbiati. Vogliamo batterli per andare avanti".
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