Queste sono state le parole del nostro allenatore.
Come ha fatto a trasformare una serata sulla carta molto difficile in una serata di gloria?
"Avere grandi giocatori aiuta. Avere Dybala nel tuo arco vuol dire tanto, perché oltre a essere un calciatore straordinario, è un leader: carica la squadra, parla poco ma quando parla dice le cose giuste al momento giusto. È grazie a lui che abbiamo ripreso la partita.
Però, non sono entrato negli spogliatoi altrimenti oggi impazzivo, perché già quando prendo un gol divento pazzo, figuriamoci due. Quando vedo che tutti vanno all'attacco... Dicevo loro: 'Restate lì, dove andate?'. Loro erano disperati, provano ad accorciare, provano a fare qualcosa: stiamo lì, e se c'è tempo per fare un altro gol, lo facciamo. Ma non andiamo avanti rischiando di prenderlo, e infatti lo abbiamo preso. Questa è una squadra che deve diventare squadra. Non possiamo essere nervosi all'inizio e poi c'è stata la nostra reazione grazie a Paulo. Ma dopo ormai la partita era nostra: in 11 contro 10, potevamo fare quello che volevamo, ma dovevamo stare attenti sul campo".
Significa che ci sono ancora margini di crescita?
"Sì, indubbiamente, io sono super contento. Però dobbiamo migliorare. Lo sanno anche i muri di tutti gli stadi europei, non solo il nostro, che noi prendiamo gol sulle ripartenze: e allora perché glielo offriamo? Stiamo vincendo, siamo sul 3-1, perché andiamo avanti? Non è ammissibile.
Complimenti alla squadra. Ma non voglio dilungarmi, perché sennò quello che non ho detto negli spogliatoio lo dico a voi, e non è giusto".
Ha citato Dybala: cosa ha aggiunto questa serata a quanto già sapeva del calciatore?
"I suoi compagni hanno dato tutto, ma lui accende, è la miccia, è tutto. Si diverte, sta bene fisicamente, non vorrebbe mai uscire. Per cui sono contento di averlo".
È più divertente quando attaccano.
"Sì, a me piace, ma bisogna anche essere razionali poi. Stai vincendo, fai girare la palla, fai correre quelli che ho cambiato: fai correre loro. Non posso vedere difensori che andavano oltre la linea offensiva: ma dove andiamo così?
Comunque, parliamo delle cose belle: sono contento, i tifosi sono contenti, i ragazzi hanno fatto una grande partita, hanno ripreso una gara difficilissima. Sono state due partite veramente belle, perché sia a Oporto che oggi la Roma ha dimostrato che vuole fare bene. Sono le circostanze, i momenti, che cambiano il corso di un match, ma io sono soddisfatto della prova dei miei ragazzi".
(viene mostrato il gol dell'1-1 a Ranieri, ndr) L'impostazione del gioco dal basso del Porto avrebbe potuto crearvi problemi, perché vi allungava un po', ma voi siete stati molto bravi a sfruttare questa strategia del Porto a vostro favore. Si aspettava questa strategia del Porto e quanto le piace rivedere questo gol?
"Ce lo aspettavamo, sapevamo che il Porto da metà campo in avanti aveva grandissima qualità, mentre in difesa spesso e volentieri sbagliavano gli appoggi. Per questo anche a Oporto siamo andati a prenderli alti: sapevamo che avrebbero commesso degli errori".
Cosa mi dici di Shomurodov?
"Gli è mancato il gol e mi è dispiaciuto tantissimo, perché si applica, corre... Gli voglio un bene dell'anima. È sempre disponibile con tutti e ha anche una buona visione e una buona tecnica: non è soltanto corsa".
Cosa farà venerdì alle 13 (orario del sorteggio, ndr)?
"Niente, faccio allenamento (il mister ride, ndr)".
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