UEFA Europa League, Giovedi, 13 FEB, 21:00 CET
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La conferenza stampa di Ranieri alla vigilia di Porto-Roma


Claudio Ranieri ha parlato alla vigilia di Porto-Roma, playoff di andata di Europa League.

Ecco le parole del tecnico giallorosso.


Quali sono i punti di forza del Porto? E cosa ha chiesto ai ragazzi?

“Quello che ho chiesto ai ragazzi, resta ai ragazzi. Il Porto è una squadra che ha un ottimo possesso di palla, grande qualità tecnica, pressano molto, vogliono riconquistare palla rapidamente, hanno giocatori molto interessanti, dovremo fare veramente una gran partita”.

Questa è una partita da dentro e fuori. Quale sarà la cosa più importante da fare per gestire anche il ritorno?

“La prima cosa dovremo essere super concentrati. Mi aspetto un Porto molto arrembante, sorretto dai propri tifosi, per cui l’abbiamo visto, sappiamo come gioca, sanno anche cambiare tipo di gioco, ma noi dobbiamo giocare come sappiamo, con grande tranquillità, naturalezza. Nei 180 minuti voglio una Roma che giochi alla stessa maniera, sia in casa, sia fuori. Stiamo lavorando proprio per questo. Ancora non siamo validi per come voglio io il calcio, ma i ragazzi stanno lavorando molto per dare le soddisfazioni che i tifosi della Roma vogliono”.

A che punto è Pellegrini? Lo considera un titolare?

“Sempre. Tutti i miei giocatori sono titolari, soprattutto adesso che giochiamo ogni tre-quattro giorni. Lui è un giocatore importante, è un giocatore che stimo molto”.

Le esclusioni recenti come vanno lette?

“Vanno lette che ho preferito altri giocatori in altri momenti della gara. So quello che mi può dare, quando capisco che mi può dare il 100% lui gioca”.

La Roma fuori dall’Italia non vince dal settembre 2023. Lei si è fatto un’idea del motivo per cui questa squadra in trasferta faccia più fatica?

“Perché troviamo squadre più forti di noi?”.

Il Como? L’AZ Alkmaar?

“Il Como, il Como. Guardate il Como quello che fa e quanto bisogna faticare per battere il Como. Tutti aspettano dicendo: “Arriva il Como, sono tre punti”. Vedrete che bambola, quanto ci sarà da sudare con il Como”.

In casa, però, i risultati sono diversi.

“Evidentemente gli altri hanno molta paura di noi e stanno là”.

Il mister interviene dopo una risposta di Svilar sull’arrabbiarsi per una sconfitta.

“E allora io non sarei dovuto venire? Ci si incazza, è giusto che uno si incazzi e dica quello che deve dire. È tutto pro per la squadra, se uno si arrabbia, butta la bottiglietta, certo poi bisogna calmarli. Magari si arrabbiassero di più, sarei molto contento”.

Un risultato positivo potrebbe dare una svolta positiva sul cammino lontano dall’Olimpico?

“Sono curioso di vedere. Il Porto si trova come noi. Loro hanno intrapreso questo rinnovamento totale. È una squadra giovanissima, con dei giocatori molto bravi tecnicamente, con determinazione, aggrediscono, ripartono. Siamo tutte e due al di sotto del rispettivo valore. Fare un risultato positivo, passare il turno, per chi lo passerà, darà senza dubbio più autostima, convinzione, voglia di andare più avanti possibile”.

Il fatto di continuare con la difesa a tre è per dare più sicurezze alla squadra o è una sua scelta?

“No, ascolto il parere dei miei giocatori. Si prende gol perché magari non si pressa bene in avanti, non si pressa bene a centrocampo, e ci prendono di infilata. Quando siamo concentrati sulle ripartenze dei nostri avversari, ecco che non prendiamo quel tipo di gol. Quando si perde 1-0 o 2-0 non è che cambi molto, domani cambierà, ma in campionato provi a fare tutto. Come ha fatto il Porto con lo Sporting Lisbona finché non ha pareggiato. Ci aspettiamo un tipo di partita molto aggressiva del Porto, sospinta dal proprio pubblico. Noi cercheremo di creargli i problemi che sappiamo creare alle squadre”.

Cosa pensa di Anselmi? E di Sergio Conceicao appena arrivato in Serie A?

“Di Sergio penso bene ha fatto bene, benissimo in Portogallo. Ha rimesso a posto il Milan. Deve ancora lavorare per far sì che sia totalmente la sua squadra, ma si vede la sua mano. L’altro ha 38 anni e guida il Porto. Che posso dire? Solo meraviglie di questo ragazzo. Gli auguro un futuro roseo, pieno di soddisfazioni, di vittorie. Non magari in questa doppia sfida”.

I punti di forza di questo Porto?

“Devo dire che è un’ottima squadra. Mi sembra che è la squadra più giovane portoghese, la seconda in Europa. Ci sono giovani di gran valore. Giocatori che sanno muovere la palla a uno o due tocchi, per cui sarà difficile pressarli. Dovremo essere molto attenti. Sanno sia partire in contropiede, sia creare problemi agli avversari attraverso un calcio organizzato. Per cui mi aspetto una bellissima partita domani”.

Anselmi, il tecnico argentino del Porto, ha dichiarato che la guardava quando aveva 12 anni e lei allenava il Valencia.

“Mi fa piacere che mi seguiva al Valencia, magari si ricorda che avevo nella mia squadra Claudio Lopez, lui era troppo piccolo quando avevo Batistuta alla Fiorentina, un altro argentino. Mi fa piacere, è un ragazzo in gamba, se a 38 anni guida una squadra così blasonata come il Porto devo fargli i complimenti per forza”.