La conferenza stampa di Mile Svilar alla vigilia di Porto-Roma

Queste sono state le sue parole.

Tu hai esordito in Champions proprio con il Benfica, a 18 anni. Sette anni dopo, quanto ti sei uno dei leader di questa squadra?

“È cambiato tanto nella mia vita in questi sette anni. Mi sento bene, penso solo al calcio, penso a domani e a vincere le partite. Sono grato alla Roma che mi ha dato l’opportunità di farmi vedere nel calcio. Al momento mi sento molto bene”.

C’è stato qualche passo avanti per il rinnovo?

“Sì, abbiamo iniziato a parlarne la settimana scorsa, ma non ci penso troppo: io penso solo al campo. Per me, il calcio è la cosa più importante”.

A Como ti sei molto arrabbiato, forse per la sconfitta, c’è stato un momento in cui ha pensato di andartene?

“Assolutamente no. Io vivo molto la partita e a volte succede che un giocatore si arrabbi per un ko. A volte capita anche in allenamento”.

Che stadio ti aspetti? Come l’Olimpico, che dà una grossa mano alla squadra?

“Come l’Olimpico è difficile, ma è un ambiente molto caldo, uno stadio bello. Ma non è come l’Olimpico. È comunque bello e non vedo l’ora di scendere in campo”.

Cambia qualcosa per te quando la Roma difende a 3 o a 4? E come si sta inserendo Gollini, com’è il vostro rapporto?

“Come ha detto il mister, quando siamo molto concentrati e facciamo le cose per bene, è molto difficile farci gol, sia a 3, sia a 4. Gollini è un ragazzo con l’energia giusta, che lavora bene e questo ci serve nel nostro piccolo gruppo dei portieri. Si è subito sentito a casa e questo ci fa veramente bene”.