UEFA Europa League, Giovedi, 30 GEN, 21:00 CET
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    La conferenza stampa di Ranieri alla vigilia di Roma-Eintracht Francoforte


    Claudio Ranieri ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Roma-Eintracht Francoforte, matchday 8 di Europa League.

    Ecco le parole del tecnico giallorosso.


    Vista la posizione in classifica, le coppe diventano le competizioni più importanti?

    “Ogni partita è importante, per la crescita della squadra. Sono arrivato che avevamo tutti paura di che cosa potesse fare la Roma. Ora dobbiamo fare bene ogni gara, alla fine vedremo che cosa saremo riusciti a fare”.

    Cosa è successo con Hermoso? Perché non è riuscito ad inserirsi? E il centrale che state cercando, che profilo deve avere?

    “Niente domande sul mercato, per favore. Rispondo solo Hermoso. Hermoso quando sono arrivato io era infortunato, si è messo in pari con gli altri. È un ragazzo che mi piace molto, grintoso, altrimenti non giochi tante partite nell’Atletico Madrid. Io sono partito con determinati giocatori, lui è arrivato in un buon stato di forma, però giustamente lui vuole giocare. E io non posso dire a nessuno “tu giochi”. Per cui, preferisce andare via, e io voglio solo calciatori contenti di stare a Roma. Io lo capisco, un giocatore del genere merita di giocare”.

    Domani non ci sarà Rensch, ma l’arrivo dell’olandese può farle riportare Saelemaekers alto a sinistra, la posizione in cui lei lo vede meglio?

    “Con l’arrivo di Rensch posso variare alcune cose, giocare anche a quattro, questo mi permette di cambiare la squadra più volte”.

    Paredes per lei è centrale nel gioco. Esiste un’alternativa in questa rosa a livello di caratteristiche? Cristante può esserlo? Su Paredes si sentono spesso voci di lui in uscita. Può garantire la sua permanenza almeno fino a fine stagione?

    “Tutte le voci che sento su Leandro le sento da voi, da lui non l’ho sentite. Come pure per Hermoso, se non vuole restare, non trattengo nessuno. Cristante è un giocatore ritrovato, con caratteristiche differenti potrebbe fare quel ruolo. Non ha la verticalità di Paredes, ha altre doti, potrebbero essere complementari e giocare insieme, sono contento così. Sapevo a Udine di pagare in qualità, ma è una cosa che dovevo fare assolutamente. Ed ero convinto dei ragazzi che stavano giocando, che avrebbero fatto una gran partita”.

    Lo score della Roma con le squadre top non è dei migliori. C’è forse qualcosa da migliorare nell’approccio a queste grandi partite?

    “C’è sempre da migliorare qualcosa. Nell’approccio, nella fase finale, centrale, quando tu giochi contro grandi squadre, devi fare un super lavoro per arginarle e creare problemi. I ragazzi stanno crescendo. Ricordate che all’inizio ero rimasto un pochettino meravigliato che a Napoli non giocavamo come speravo. Cosa che poi abbiamo fatto dall’Atalanta in poi. Stiamo migliorando. Ogni giorno vedo la squadra che lavora per migliorarsi. E questa, per un allenatore, è la cosa migliore che si possa vedere”.

    Lei ha utilizzato Soulé più in Europa che in campionato. Le caratteristiche dell’argentino si sposano meglio per una competizione europea?

    “A questo fatto – della differenza del minutaggio tra campionato e coppa – non ci avevo fatto caso. Per me Soulé è un gran bel giocatore. Ha bisogno di sveltire la manovra, di essere più concreto, è una cosa che gli chiedo sempre. E sono sicuro che sarà un ottimo giocatore per il futuro della Roma”.

    In questi giorni a Milano si è dibattuto molto sulla presenza di alcuni giocatori del Milan ad un concerto a due giorni prima di una partita. Ieri tre giocatori erano al concerto di Max Pezzali, erano autorizzati?

    “Sì, hanno chiesto il permesso e li ho mandati”.

    Il mister risponde a margine di una domanda rivolta Hummels, sull’attenzione generale della squadra dei momenti clou delle partite.

    “Non mi è mai sembrata la squadra pigra. Possiamo sbagliare per eccesso di voler fare, pigra onestamente non l’ho mai vista. Possiamo sbagliare, farci prendere d’infilata, ma la parola pigra non la posso attribuire alla mia squadra. Oggi ho fatto vedere ai ragazzi il fallo laterale subito con il Lecce e quello in Olanda, dove abbiamo preso gol. Ecco, in quelle circostanze posso essere d’accordo con lei, sul fatto che si potrebbero evitare certi errori, soprattutto perché in allenamento ci lavoriamo”.

    Hummels con i primi allenatori non giocava. Con lei gioca molto spesso. Che opinione ha del suo difensore?

    “Mats lo seguivo da tantissimo tempo come giocatore internazionale, mi è sempre piaciuto. Averlo a disposizione, poterlo mettere in campo, mi è sembrato normale metterlo. Come fai a non far giocare un campione del mondo? Sta bene fisicamente, è un leader, è un riferimento importante per la squadra, per i compagni. È stato un fatto naturale, nient’altro”.