Ecco cosa ha detto il nostro allenatore.
Pellegrini ci ha detto che sono tornati presto in campo dallo spogliatoio perché faceva troppo caldo ed erano troppo carichi. Come li ha caricati questi ragazzi all'intervallo?"
Già erano carichi dopo l'Olanda, perché avevamo fatto una buona partita senza però raccogliere nulla. Eravamo venuti qui con quella rabbia, quella determinazione di mettere fine a questa serie di trasferte senza vittorie. I ragazzi sono rientrati in campo aspettando l'Udinese perché volevano far capire che eravamo pronti per il secondo tempo".
Oggi hai cambiato modulo due, tre volte durante la partita. In queste situazioni tattiche un giocatore come Rensch, appena arrivato, diventa fondamentale per un allenatore. Che impatto è stato e come lo hai visto?
"Non era facile per lui perché è arrivato da tre giorni e ha fatto due mezzi allenamenti con tutti noi. Però ecco, io lo conoscevo bene: è un ragazzo che si applica, un ragazzo con un buon tempo di inserimento e piano piano lo conosceranno anche i compagni".
Questa vittoria vale più di tre punti, la testa fa la differenza. Adesso arrivano partite da dentro o fuori: giovedì con l'Eintracht, poi con il Milan a San Siro in Coppa Italia. Ritrovare la Roma e ritrovare la vittoria in trasferta oggi, a ridosso di partite così, può permettere di sognare in grande in quelle competizioni?
"No, può permettere di avere più fiducia, più convincimento, quella rabbia agonistica che dobbiamo avere sempre, non solo quando giochiamo in casa con l'Olimpico dietro che ci stimola, ci soffia. Dobbiamo essere senza sentimenti, in casa, fuori casa, dobbiamo essere sempre gli stessi.
Vogliamo tentare di vincere, poi magari perderemo, ma la volontà dev'essere sempre questa. Quella volontà, quella determinazione, che ho visto e mi è piaciuta anche in Olanda. Questa è la Roma che io voglio e che vorrei sempre vedere".
Si è chiacchierato a lungo di Lucca, potrebbe essere un giocatore da Roma?
"Lucca è un buon giocatore, è un ottimo giovane. Lo stiamo seguendo e chissà...".
Guardando la classifica, la Roma può arrivare tra le prime sei, sette squadre?
"Non lo so, è difficile. Tutti gli addetti ai lavori adesso dicono che ci aspettano partite difficili e poi ci saranno quelle facili. Ma quelle facili quali sono? Quelle con il Venezia, con il Como, con il Parma? Cioè squadre che ti pressano, ti aggrediscono e ripartono? Qui ormai non ci sono partite facili, soprattutto nel girone di ritorno, che è totalmente un altro campionato.
Per cui ci saranno partite da affrontare di volta in volta senza considerare l'avversario, dando importanza a tutti in egual misura. Perché queste sono le difficoltà che avrà la Roma, non possiamo dire 'Ah, giochiamo contro il Milan o il Napoli ed è una grande partita, mentre contro le altre no'. Sono tutte partite difficili e tutte le squadre ci metteranno in difficoltà".
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