Ecco cosa ha detto il nostro tecnico.
È la Roma migliore della stagione?
“Non lo so, so che dobbiamo migliorare. C’era da cancellare quel secondo tempo di Como. I ragazzi lo hanno fatto, ci hanno regalato un buon Natale e adesso sotto con la prossima. Giocheremo fuori casa e fuori casa non vinciamo da otto mesi. C’è una Roma in casa e una fuori e questo non può, non deve avvenire. Dobbiamo svegliarci e fare bene sia in casa, sia fuori”.
Lei non ha fatto cambi: è questa la Roma che ha in testa, questi undici e questo modulo?
“Non è detto. Non ho fatti cambi non perché questi siano i titolari e gli altri le riserve. Ho visto che stavano interpretando bene la partita, non c’erano cali di tensione, stavano facendo bene e ho deciso di andare avanti senza fare stravolgimenti. Non c’è stato alcun ‘perché’, ‘per come’, ma solo questo mio pensiero di far continuare a disputare la partita chi l’aveva iniziata”.
Il segno di queste ultime partite è nell’esperienza di alcuni giocatori: Hummels - sembra incredibile che non giocasse - Paredes e Dybala, che quando sta bene sembra imprescindibile.
“Io l’ho dichiarato: quando sta bene, Paulo gioca. Certo, se vedo che è stanco, e che la partita ha bisogno di altro, lo tolgo come tolgo altri giocatori. Come disse anche Mourinho, tra una Roma con Dybala e una senza c’è molta differenza”.
E sugli altri? Su Hummels?
“Cosa posso dire su Hummels? È un campione del mondo, ha giocato una finale di Champions League, sta bene fisicamente anche se ha avuto per tutta la settimana l’influenza. Ma quando mi dice sta bene, lui gioca. E per Paredes è lo stesso: è un centrocampista, un playmaker incredibile, gioca a uno, due tocchi e se può va subito in verticale. Sono i calciatori che a me piacciono: hanno esperienza, sanno comandare il ritmo della gara”.
Adesso affronterete il Milan e poi la Lazio: è un’opportunità affrontarle dopo una vittoria come questa?
“Sono retorico, ma è la verità: dobbiamo giocare per la classifica che abbiamo, dobbiamo ragionare partita dopo partita e tirarci fuori dalle sabbie mobili. Io sono contento dei ragazzi. Aspettiamo la prova-San Siro per poi chiudere il cerchio di quando dissi: ‘Vediamo cosa faremo da grandi”. Aspettiamo la fine di dicembre”.
È contento della prova di Dovbyk?
“Sì, sono contento per come si è mosso, per come ha cercato di dialogare con i ragazzi. Deve imparare alcune volte a tirare di prima, sia con il sinistro, sia con il destro. Non deve avere paura di sbagliare: anche sbagliando, alcune volte l’attaccante fa gol. È quello che già gli ho detto”.
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