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    L’AS Roma, Roma, i suoi colori: lezione di storia in giallorosso al Liceo Scientifico Sportivo di Trigoria


    Una delle lezioni di storia più desiderate da qualsiasi tifoso e calciatore romanista si è svolta il 14 maggio nel Liceo Scientifico Sportivo AS Roma che si trova all’interno del Centro Sportivo “Fulvio Bernardini”.

    L’evento, organizzato in partnership con l’Istituto Paritario “Giovanni Paolo II” di Ostia, ha coinvolto circa settanta studenti calciatori e calciatrici delle giovanili del Club ai quali si è aggiunto anche Edoardo Bove, ex alunno del Liceo di Trigoria, oggi studente universitario e quindi simbolo del percorso che il Club si augura per ogni ragazzo delle giovanili che frequenta la scuola.

    La mattinata si è aperta con la prima lezione dal titolo “Da Romolo e Remo ai nostri giorni. La grandezza di Roma e la sua eredità”, tenuta dal Prof. Stefano Perletta. Con lui i ragazzi hanno svolto un viaggio nel tempo dalla storia antica di Roma al medioevo e dalla Roma dei papi alla contemporaneità.

    Il secondo intervento, “L’AS Roma ambasciatrice del Campidoglio romano”, a cura della Prof.ssa Daria Proietti, ha affrontato il tema dell’eredità del Diritto Romano nell’Amministrazione Capitolina, focalizzando sui simboli, i colori e la sinergia tra Roma Capitale ed il Club come testimonial della romanità moderna.

    L’ultima lezione, “Noi siamo la Roma! Storia di una grande squadra”, a cura del Prof. Alessandro Boetani, ha riguardato la storia del Club e lo stretto legame tra la Roma e il suo popolo. Un racconto attraverso i momenti più importanti della Società giallorossa e dei suoi protagonisti.  

    Per tutti gli studenti, un bagno di storia romana e romanista per ribadire il legame inscindibile tra la squadra giallorossa e la Città Eterna. 

    “Mi sono molto emozionato nel rivedere qui i miei professori di qualche anno fa”, ha detto ai ragazzi Edoardo Bove. “Riguardando con voi le immagini dei nostri trionfi e dei festeggiamenti dei nostri tifosi, ho ripensato a quando, solo arrivando in prima squadra, ho percepito l’effetto che noi giocatori facciamo sulle persone. 

    Noi non giochiamo in un club normale, perché rappresentiamo una città e tutte le persone che lavorano all’interno della Roma. Per questo, vorrei cogliere l’occasione per ricordarvi che quando avete addosso questo stemma, ogni comportamento, ogni cosa che dite e che fate ha influenza su altre persone. Avete dunque una grande responsabilità e dovete ricordarlo sempre”.

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