UEFA Europa League, Giovedi, 12 DIC, 18:45 CET
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    Mourinho: "Abbiamo il potenziale per migliorare e per fare bene"


    Ecco cosa ha detto mister Mourinho dopo la spettacolare goleada della Roma con l’Empoli!

    Prima della partita ci aveva detto “quando Dybala è felice, le sensazioni sono positive”. È andata così anche stasera: Dybala migliore in campo o lei ne ha un altro migliore?

    “Io sono l’allenatore e devo pensarla in modo diverso, o come minimo debbo esprimermi in modo diverso. Hanno giocato bene. Non hanno fatto una partita da 7-0. No, succede: non giochi per vincere 7-0. Abbiamo giocato per vincere, e per vincere con tranquillità. Perché la squadra ha fatto una buona gara, non in modo uniforme: ci sono stati un po’ di alti e bassi, e anche dal punto di vista fisico si è percepito che c’è chi non ha la condizione per giocare ad alta intensità per 90 minuti. Abbiamo fatto una buona gestione, poi il risultato di 4-0 o di 7-0… succede. Mi dispiace per loro, ma è il calcio”.

    Lukaku ha segnato all’ultimo secondo della sua partita.

    “Non era importante per me. Magari lo era per lui, perché sai come sono i calciatori, come sono gli attaccanti: vivono di gol. Ma come giocatore esperto, il suo messaggio alla squadra lo aveva mandato: da quando è arrivato, ha sempre fatto vedere che è la squadra, e non Romelu, a segnare. Ma per lui è stata la serata perfetta, perché ha fatto gol, e lo ha fatto sotto la Curva, e poi è uscito, e quindi è stato più felice. Ma a me non cambiava niente. 

    Penso che abbia dato un profilo diverso alla squadra. Dobbiamo imparare a giocare con lui, perché ancora non sappiamo farlo bene con lui, né lui sa ancora giocare bene con noi. Abbiamo bisogno di tempo, ne abbiamo poco per lavorare. Anche le partite ci servono per migliorare. E oggi anche dalla panchina - in ufficio l’analisi sarà più dettagliata - ho visto delle cose che non mi sono piaciute. Parlo della squadra, non di Romelu”.

    Parlavamo prima della partita del centrocampo. Lei sono piaciute le sue mezzali? Immagino che Sanches sia uscito per una questione di gestione. Paredes le è piaciuto?

    “Sì, sì, mi è piaciuto. Anche Leo Paredes ha bisogno di migliorare la sua condizione. Non ha fatto un unico allenamento con il PSG, è arrivato qua e due giorni dopo è andato in panchina per giocare contro la Salernitana. Poi è andato in nazionale per fare cinque minuti. Ha bisogno di minuti, però di minuti ‘controllati’, e anche di cambiare il suo profilo, perché con la palla è un 6 straordinario, con qualità straordinarie che noi non abbiamo. Deve migliorare la sua intensità, il suo modo di pensare il nostro gioco difensivo, specie quando siamo in blocco basso. Ci sono tante cose da migliorare”.

    Mentalmente, come ha trovato Lukaku?

    “Felice. Romelu ha bisogno di sentirsi amato, voluto. Appena arrivato, ha sentito che la squadra aveva bisogno di un giocatore come lui. Penso che sia veramente felice. È un ragazzo cui piace vincere, è la sua natura. All’Inter non hanno motivo per essere arrabbiati, perché hanno vinto il derby 5-1, è una squadra straordinaria con tanti attaccanti, e devono essere felici per il loro ex mister, che aveva bisogno di Lukaku“.

    Che messaggio manda la Roma al campionato?

    “Io non la vedo così. So come vanno le cose, capisco perfettamente la stampa, e la sua influenza su qualche tifoso, ma per me non eravamo la squadra che nelle ultime settimane dicevano che fosse, né io ero così scarso come hanno detto nell’ultima settimana. E così, né io oggi sono straordinario, né la squadra è diventata incredibile. Dobbiamo lavorare con umiltà. Abbiamo il potenziale per migliorare e per fare bene. Come avevo detto ieri, che l’unico obiettivo era vincere oggi, così oggi dico che l’obiettivo è vincere giovedì”.

    Entra in scena l’Europa League: lei è sereno di avere una rosa che può sopportare tutte le competizioni.

    “Dobbiamo gestire. Per esempio, adesso abbiamo tre difensori centrali e nessun altro. Bisogna gestire: Renato lo abbiamo gestito 45 minuti, Dybala anche oggi... Ci sono delle partite per le quali è difficile fare una gestione. Siamo stati anche sfortunati, perché l’Atalanta per esempio gioca giovedì e poi lunedì, mentre noi sempre giovedì e domenica. C’è qualcuno in Lega che non è innamorato di me. Abbiamo questo tipo di difficoltà, però vediamo. 

    Sicuramente, giovedì faremo qualche cambio. E anche se per voi non è importante, a me, come allenatore di una squadra come la Roma, fa piacere che dopo quattro giornate un bambino come Pagano ne abbia giocate”.