Partiamo dall’atteggiamento, dallo spirito messo in campo dalla squadra: partita spigolosa, con tanti colpi duri da parte della Real Sociedad.
“Con un 2-0 all’andata, la squadra di casa rischia tutto, fa tutto il possibile per cambiare la storia. Hanno fatto molto bene con il loro pubblico, con uno stadio bellissimo, con una tifoseria fantastica alle loro spalle.
Però, come hai detto te, i ragazzi hanno avuto tutto. Hanno avuto l’ambizione iniziale di fare gol. I primi 15, 20 minuti, nei quali ci si aspettava un forte dominio loro, sono stati l’esatto opposto: dominio nostro, pressione nostra e quella palla di Dybala che mi sembra impossibile che non sia entrata. Abbiamo avuto un bell’inizio di partita, che ci ha dato fiducia.
Dopo, dovevamo controllare difensivamente molto bene, cercando il contropiede. Ovviamente, ogni minuto che passava eravamo più vicini all’obiettivo. Però, non bisogna mai smettere di cercare di fare gol. Anche quando entrano Tammy ed El Shaarawy, è per portare gambe e forze fresche, e per tentare di segnare.
Complimento ai ragazzi, è merito loro. È un’Europa League fortissima, abbiamo eliminato già due avversari di qualità, il Salisburgo e la Real Sociedad. Ora siamo ai quarti di finale, con tante squadre di altissimo livello. Però siamo lì e ringrazio anche chi è venuto da Roma, erano in tanti nella gabbia a soffrire con noi”.
Quanto c’è del suo lavoro quotidiano nella crescita della squadra a livello europeo?
“Il lavoro è dei ragazzi. Io aiuto, do un piccolo contributo. Ma il merito è loro, come gruppo. Sappiamo di avere delle difficoltà: Nemanja ha avuto oggi questo problema e non ha potuto giocare, e per noi è già una situazione difficile. E poi c’è Wjinaldum che non ha giocato per sei mesi e ha dovuto giocare 90 minuti in tre giorni.
Abbiamo questo tipo di difficoltà, ma merito ai ragazzi. Torniamo a Roma stanchi, però felici e orgogliosi di quello che hanno fatto”.
Ci aggiungiamo anche Belotti e Pellegrini, che venivano da due infortuni.
“Esattamente, io parlo di questo tipo di sacrificio, di coraggio. Uno aveva fatto un intervento alla mano qualche giorno fa, l’altro si è preso trenta punti in testa ed è qui. In questo senso, i ragazzi sono un gruppo spettacolare. E per questo, anche durante un momento brutto io sono sempre con loro. Siamo un bel gruppo. Non siamo la squadra più forte del mondo, ma siamo un bel gruppo”.
Sul sorteggio di domani?
“Non mi interessa. Ci saranno delle squadre che, secondo il mio criterio, non avrebbero dovuto starci: una squadra eliminata da una competizione deve andare a casa. Però, capisco le regole. Sono così. Per me, anche se la competizione la vince una squadra che proviene dalla Champions, sarà senza significato. L’Europa League è per noi che la stiamo disputando dall’inizio. La Lazio non avrà una terza competizione europea, adesso, no? È così, purtroppo”.
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