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    Una giornalista della Gazzetta di Modena ci parla del Sassuolo


    Valentina Spezzani, giornalista della Gazzetta di Modena, ci dice tutto sulla squadra allenata da Dionisi

    Valentina Spezzani, giornalista della Gazzetta di Modena, ci dice tutto sulla squadra allenata da Dionisi.


    Si aspettava di più dal Sassuolo, quest'anno?

    "No, ci si aspettava quello che stiamo vedendo, ovvero un anno di transizione, che arriva dopo un ciclo, quello di De Zerbi, che si è concluso con un ottimo risultato, l'ottavo posto in classifica, e dopo la cessione di giocatori importanti, su tutti Manuel Locatelli e Francesco Caputo. Si è scelto di ripartire dai giovani e i giovani hanno bisogno di tempo, tempo che una piazza come Sassuolo può e deve concedere".

    Che differenze ci sono tra questo Sassuolo e quello che a settembre è uscito battuto dall'Olimpico?

    "Il Sassuolo ha affrontato la Roma alla terza giornata, quindi sicuramente di diverso c'è il grado di conoscenza tra mister e giocatori e tra giocatori stessi. E poi ci sono ragazzi che in questi mesi hanno preso confidenza con la Serie A, Frattesi ad esempio".

    Quanto peseranno le assenze di Scamacca e Raspadori?

    "Peseranno molto, perché l'assenza di due titolari in attacco si fa sentire anche in squadre con un organico più corposo, figuriamoci nel Sassuolo. Di positivo c'è che Dionisi ha sempre coinvolto tutti i giocatori a disposizione, per cui chi scenderà in campo lo farà conoscendo bene i meccanismi di gioco".

    Non dimentichiamoci che restano due certezze, ovvero Berardi e Traorè, e poi c'è Defrel che potrebbe ritrovare il ruolo di centravanti atipico, quello in cui ha reso meglio a Sassuolo".

    Che tipo di partita si attende domenica?

    "Sarà una partita tra due squadre ferite, entrambe uscite dalla Coppa Italia e reduci da un match deludenti in campionato. Certo il Sassuolo è galvanizzato dall'essersela giocata con la Juventus fino alla fine, ma una sconfitta resta una sconfitta. Quindi mi aspetto voglia di vincere e approccio aggressivo da entrambe le formazioni. Non credo sarà una gara noiosa".

    Cosa teme di più della Roma?

    "Della Roma c'è da temere il potenziale offensivo, sia a livello di singoli che a livello complessivo di squadra. Questo è quello che di solito c'è da temere anche nel Sassuolo che, però, come dicevo prima, in questo caso si troverà senza due pedine importanti davanti".

    Qual è il suo pronostico?

    "Di sicuro non uno 0-0, si affrontano due squadre che concedono parecchio e che sanno come fare gol. Per cui mi aspetto una partita combattuta, in bilico fino alla fine e con diversi gol. Non oso sbilanciarmi oltre".