L'11 giugno comincia l'avventura europea dell'Italia. La Nazionale sfiderà alle 21 la Turchia all'Olimpico. Della rosa azzurra faranno parte Spinazzola, Cristante e Pellegrini.
Da quando la massima competizione continentale per nazioni esiste, solo due calciatori lo hanno vinto da tesserati della Roma: Vincent Candela nel 2000 con la Francia, a danno dell'Italia di Totti, Delvecchio, Montella e Antonioli, e Traianos Dellas con la sorprendente Grecia nel 2004.
Se però allarghiamo lo spettro a tutti i giocatori che hanno avuto l'onore di laurearsi Campioni d'Europa prima o dopo avere vestito la maglia giallorossa, il bilancio è diverso: da due salgono a sette.
Vediamo chi sono.
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Grande centrocampista, Luis Del Sol divenne giallorosso nel 1970, come contropartita tecnica per la cessione di Capello, Landini e Spinosi alla Juventus. Sei anni prima, aveva conquistato l'Europeo con la Spagna, pur non giocando la finale vinta 2-1 con l'Unione Sovietica.
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Giancarlo De Sisti e Pierino Prati furono due protagonisti del trionfale percorso dell'Italia agli Europei del 1968. Entrambi, però, in quel momento non militavano nella Roma. O meglio, De Sisti sì. Ci aveva giocato. Centrocampista, era cresciuto nel vivaio giallorosso, esordendo nel 1960 in Prima Squadra.
Passato alla Fiorentina nel 1965, alla Roma tornerà nel 1974, dopo avere conquistato in viola uno scudetto. E nella Roma si è ricavato uno spazio a imperitura memoria: "Picchio" De Sisti è uno dei membri della nostra Hall of Fame.
Pierino Prati è certamente uno dei calciatori più importanti della storia del Milan, con cui ha anche alzato al cielo una Coppa dei Campioni. Ma ha lasciato una traccia indelebile anche in quella della Roma, dove è approdato nel 1973. In giallorosso ha messo a segno un celebre gol nel derby del sorpasso sulla Lazio. Era il 23 marzo 1975.
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"Po-po-po-po-po" Tommassino Haessler go', cantavano i romanisti. Specialista dei calci piazzati, regista nel vero senso della parola, il campione del mondo Haessler approdò alla Roma nel 1991 dopo una stagione alla Juventus. Resterà in giallorosso fino al 1994, per poi tornare nella sua Germania. E quando nel 1996 vincerà il titolo europeo - realizzò uno dei rigori in semifinale con l'Inghilterra - Tommassino lo farà con la divisa del Karlsruhe.
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Vincent è stato il primo calciatore della Roma a conquistare un Europeo. Ancora oggi idolo incontrastato della tifoseria giallorossa, in nazionale francese Candela ha dovuto fronteggiare la concorrenza di Lizarazu, terzino sinistro titolare della formazione che in finale batté l'Italia grazie al golden gol di Trezeguet, dopo che Delvecchio ci aveva portati a un passo dalla vittoria nei 90 minuti.
Se Candela non ha trovato in nazionale tutto lo spazio che avrebbe meritato, non altrettanto si può dire di Traianos Dellas. Il nostro gigante. Arcigno difensore centrale molto amato dai romanisti, segnò il silver gol in semifinale con la Repubblica Ceca agli Europei del 2004. La Uefa lo inserì nella top 11 di un torneo vinto in maniera del tutto inaspettata dalla Grecia, che nell'ultimo atto della competizione piegò lo strafavorito Portogallo. Inaspettata, ma meritata.
L'ultimo calciatore della Roma in ordine di tempo a essersi fregiato del titolo di Campione d'Europa è Pedro. L'ex attaccante del Chelsea, da una stagione in giallorosso, fece il suo ingresso in finale contro l'Italia. Pedro prese il posto di David Silva al 14' della ripresa, quando il punteggio era già sul 2-0.
Non ci fu partita. La Spagna conquistò il suo secondo titolo continentale di fila, e il terzo della sua storia, demolendo gli azzurri per 4-0. E Pedro fu delle diverse frecce a disposizione dell'allora ct Vicente del Bosque.
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