Il portiere giallorosso si è intrattenuto con gli studenti dell'Istituto Ormea: nel rispondere alle curiosità dei ragazzi, Mirante si è soffermato sui temi della violenza, del bullismo e dell’integrazione.
“Una squadra di calcio è un po’ come una classe: ci sono tanti ragazzi che vengono da altri Paesi, che professano altre religioni, che parlano lingue diverse. Sta anche a noi compagni aiutarli nel processo di integrazione – ha affermato Mirante -. Anche nel calcio ci sono stati in passato episodi di bullismo, ma credo che il movimento sia cresciuto e che i calciatori avvertano la responsabilità di essere sotto i riflettori. Se un nostro compagno assume atteggiamenti sbagliati verso un avversario noi sentiamo la necessità di fermarlo”.
All’iniziativa ha preso parte la presidente del XIII Municipio Giuseppina Castagnetta.
Da diversi mesi, il progetto A Scuola di Tifo è intitolato a Willy Monteiro, il 21enne di origini capoverdiane ucciso il 6 settembre a Colleferro, in provincia di Roma.
Al fine di agevolare la didattica a distanza, Roma Cares donerà una serie di tablet agli istituti coinvolti nel progetto.
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