Roma a +9 sulla Juve. Che pareggia in casa con il Brescia di Carletto Mazzone grazie a un gol dell'ex Roberto Baggio, servito splendidamente dall'attuale allenatore bianconero Andrea Pirlo. Quanto accadde esattamente venti anni fa avrebbe potuto essere un perfetto pesce d'aprile per i tifosi juventini. E invece fu tutto vero.
Premessa. Dopo 7 vittorie consecutive, la corsa della Roma di Capello è stata rallentata dalla Reggina al Granillo: 0-0. Rallentata relativamente, perché la Juventus seconda ha perso 4-1 all'Olimpico contro la Lazio. Dunque, il vantaggio è salito a +7: Roma 55 punti, Juventus 48.
Il 1° aprile 2001, a undici giornate dalla fine, i giallorossi sono però chiamati a riprendere la marcia da tre punti.
In un Olimpico gremito di romanisti, Al 26' Mauro German Camoranesi raccoglie un cross dalla destra di Bonazzoli e sfrutta un'uscita non proprio impeccabile di Antonioli. La Juventus è ancora sullo 0-0 con il Brescia e si trova quindi a -6 dalla Roma capolista.
La situazione peggiora. A Torino, la Juve passa in vantaggio con Zambrotta. Siamo al minuto 30 del primo tempo, 240 secondi dopo la rete di Camoranesi. Dall'iniziale +7, il divario sui bianconeri è sceso ora a +4.
Il marchio di fabbrica di quella Roma immaginifica era la tempra. Era la capacità di ribaltare quasi sempre il destino avverso. La Roma del 2000-01 poteva anche andare sotto nel risultato, ma sapeva rimontare. Accadde anche quel giorno. Al 10' della ripresa, Totti confeziona un assist per Montella. Nel tentativo di anticiparlo, Apolloni mette la palla alle spalle del proprio portiere. Roma-Verona 1-1. A Torino, la Juve continua a vincere 1-0.
Rieccoci. Cafu scende sulla fascia destra e mette al centro una palla comodissima per il destro di Batistuta. Il centravanti insacca e riporta la Roma a +7 sulla Juventus.
La Roma mette in cassaforte la vittoria. Cafu spadroneggia sulla fascia destra. Il Pendolino si invola, arriva a fondo campo e vede al centro Montella. L'Aeroplanino fiuta l'occasione e di testa fissa il punteggio all'Olimpico sul 3-1. La Juventus è sempre davanti a Torino, ma non importa: la Roma ha fatto il suo. Ma il meglio deve ancora venire...
Questo contenuto è fornito da una terza parte. A causa delle tue scelte riguardo la policy dei cookie
sul nostro sito, questo contenuto esterno non può essere visualizzato.
Se vuoi vederlo modifica le tue impostazioni sui cookie premendo uno dei due tasti seguenti.
Quando appunto nessuno forse (forse) si attendeva un esito diverso dalla vittoria della Juve, al minuto 86' a Torino accade l'impensabile. Ossia, questo. Pirlo vede la partenza in contropiede di Baggio e calibra un lancio perfetto per i piedi del numero 10 del Brescia. Il Divin Codino addomestica il pallone con eleganza e con una finta manda per terra van der Sar. Poi, di sinistro, deposita a porta vuota.
Pure solo il racconto di quel gol desta emozione, vent'anni dopo. Immaginate quella provata vent'anni fa. I tifosi del Brescia alzarono lo stendardo "Pesce d'aprile". Lo avevano preparato, se lo sentivano. I romanisti potevano solo sognarlo.
Fu il giorno del massimo distacco sulla Juventus. Poi sarebbe venute la sconfitta in casa della Fiorentina e il pareggio interno con il Perugia. Ma il vantaggio accumulato consentì comunque di non mettere mai realmente in discussione la corsa verso il terzo Scudetto della nostra Storia.
Questo contenuto è fornito da una terza parte. A causa delle tue scelte riguardo la policy dei cookie
sul nostro sito, questo contenuto esterno non può essere visualizzato.
Se vuoi vederlo modifica le tue impostazioni sui cookie premendo uno dei due tasti seguenti.
Questo contenuto è fornito da una terza parte. A causa delle tue scelte riguardo la policy dei cookie
sul nostro sito, questo contenuto esterno non può essere visualizzato.
Se vuoi vederlo modifica le tue impostazioni sui cookie premendo uno dei due tasti seguenti.
Confermo di aver preso visione della privacy policy.
© 2018/2024 Soccer S.r.l. – P.IVA 09305501000 - tutti i diritti riservati. I nomi AS Roma, i loghi e le immagini sono marchi registrati o non registrati di Soccer S.r.l. Tutti gli altri marchi possono essere di proprietà dei rispettivi titolari.