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    Ambrosini: "La Roma non è inferiore al Milan, ha una rosa forte"


    Massimo Ambrosini è una bandiera del Milan. Capitano, riferimento carismatico, giocatore indispensabile negli anni di Ancelotti prima e Allegri poi.

    Nell’epoca post Duemila, che ha significato per i rossoneri 2 scudetti, 2 Champions League, 1 Coppa Italia, lui c’è sempre stato. Dopo Paolo Maldini, ha ereditato i gradi di leader designato per quattro stagioni, dal 2009 al 2013, vincendo un campionato con la fascia al braccio.

    Tante battaglie vissute sul terreno di gioco, anche contro la Roma. “Ma, devo dire, alle sfide con i giallorossi si legano anche tanti ricordi personali”, le parole dell’attuale opinionista di Sky, 43 anni compiuti a maggio.

    Dovesse menzionare un ricordo dei suoi precedenti sul campo vissuti contro la Roma?

    “È stata l’unica squadra a cui ho segnato una doppietta. Nel maggio 2009, nella partita in cui Maldini salutò i tifosi del Milan a San Siro, io feci due gol. Non bastarono, perdemmo 3-2. Però ci sono stati anche diversi altri momenti positivi”.

    Il campionato vinto all’Olimpico nel 2011, ad esempio.

    “Era la penultima giornata, pareggiammo 0-0 a Roma e conquistammo il titolo. Io ero il capitano, la squadra era fortissima con Ibrahimovic davanti e non solo. Zlatan aveva 10 anni di meno. Ma non fu l’unico 0-0 con la Roma che ricordo bene. Ce ne sta anche un altro…”.

    Quale?

    “Nel 2002. Fu la mia prima volta da capitano del Milan. Era la penultima giornata. Partita non esaltante da parte nostra e del sottoscritto, ma che riuscimmo a portare in pareggio prendendo un punto utile per entrare in Champions da quarti”.

    E la Roma, di fatto, perse il campionato in quella giornata.

    “Chissà come l’avrà presa il mio migliore amico… (ride, ndr)”.

    Prego?

    “Sì, il mio migliore amico è romanista”.

    Romano di nascita?

    “No, è di Pesaro come me. Non so come sia diventato romanista. Classe 1977 anche lui. Un vero appassionato di calcio. Siamo cresciuti insieme. Ricordo ancora oggi le sue lacrime per la finale di Coppa Italia persa dal Torino nel 1993. Ho sempre percepito qualcosa di speciale nella Roma e nei suoi tifosi”.

    Ci avrebbe giocato?

    “Mah, la mia carriera è stata abbastanza monotona, legata quasi interamente al Milan. Non so se ci sono mai stati interessamenti concreti, ma a determinate condizioni non avrei potuto dire di no”.

    Peraltro, come Maldini, lei giocò la sua ultima partita da capitano del Milan a San Siro proprio contro la Roma.

    “Un altro 0-0, nel 2013, non memorabile. Nella partita successiva ci qualificammo per la Champions vincendo a Siena”.

    Ed è stata l’ultima partecipazione del Milan nella massima competizione europea.

    “Vedremo come finirà questo campionato. Il Milan di oggi sta cercando di ricostruire soprattutto una base di campioni, un pezzo alla volta”.

    Che sfida sarà lunedì sera?

    “Si affrontano due squadre forti. Una delle due ha qualche certezza in più rispetto all’altra, il Milan. Finora ha fatto un percorso netto. Ma la Roma per qualità di giocatori non è inferiore. Anzi. Ha una rosa molto competitiva. Mi aspetto una prestazione coraggiosa da parte di entrambe”.

    Da ex centrocampista, quanto il match verrà deciso in mediana?

    “Noto una caratteristica comune nelle due formazioni. Entrambe amano liberare da quella zona di campo i diversi elementi di talento in attacco. Facendo filtro, lavorando tanto in fase di non possesso. Hanno tutte e due giocatori di movimento in avanti, i centrocampisti dovranno essere bravi a fermare l’azione degli offensivi avversari”.

    Cosa le piace di Fonseca?

    “Mi piace la tranquillità, l’equilibrio, la voglia di provare a comandare sempre le partite. Lo scorso anno ha avuto la capacità di compattare l’ambiente con i tanti infortunati. Non è riuscito a concretizzare il lavoro fino in fondo, ma si è meritato la riconferma. È un tecnico moderno, non si fossilizza su un’idea unica, cerca di valorizzare quello che ha a disposizione. Resto dell’idea che la Roma sia molto forte. È costruita bene”.

    Commenterà Milan-Roma come seconda voce di Sky?

    “No, ci saranno Trevisani e Marchegiani in cronaca, io sarò in studio nel pre e nel post gara. Vedremo una grande partita, sono sicuro”.

    "Il mio migliore amico è romanista, nato a Pesaro come me"

    - Massimo Ambrosini