Il 14 settembre del 1980 è il giorno del debutto ufficiale di Paulo Roberto Falcao con la maglia della Roma. La partita è Como-Roma, il teatro della sfida lo stadio Sinigaglia. Una partita da ricordare per sempre.
Ecco 10 curiosità di quel pomeriggio di 40 anni fa.
1. Poco prima dell’inizio della partita, Don Giovanni Lanfranconi – parroco della Chiesa vicino allo stadio Sinigaglia – benedice il campo di gioco e le due squadre. Quasi un segno del destino per Falcao, che verrà ribattezzato “il Divino”.
2. A parte Falcao, gli altri 11 giocatori romanisti schierati in campo nel giorno del debutto del brasiliano sono Tancredi, Spinosi, Maggiora, Turone, Romano, Conti (poi Rocca), Di Bartolomei, Pruzzo, Ancelotti, Amenta.
3. Al debutto assoluto con la maglia della Roma, oltre a Paulo Roberto Falcao, c’è Vincenzo Romano. Il difensore resterà solo quella stagione nella Capitale, collezionando 30 presenze tra campionato e coppe.
4. In questa prima giornata del campionato 1980-81, nel Como esordisce in Serie A il difensore Pietro Vierchowod, futuro campione d’Italia con la Roma nel 1982-83. Quella tricolore sarà l’unica stagione romanista dello “Zar”.
5. Si tratta anche della prima partita ufficiale giocata con una delle maglie bianche più iconiche della storia della Roma in cui è presente la coccarda sinonimo di Coppa Italia conquistata pochi mesi prima all’Olimpico contro il Torino ai calci di rigore. Una maglia da trasferta che sarà la fonte di ispirazione per quella del 2013-14.
6. Il gol che decide la sfida è un’autorete ed è siglata da Piero Volpi. Lo stesso Volpi in futuro diventerà un medico sportivo di fama nazionale, attuale responsabile dell’area medica dell’Inter.
7. I giornali Corriere dello Sport, Il Messaggero, Il Tempo, Paese Sera giudicano tutti la prestazione di Falcao eccellente, assegnando al brasiliano 7.5 in pagella. Il voto è il medesimo dei quattro organi di informazione. Media voto perfetta.
8. Circa duemila i romanisti al seguito della squadra al Sinigaglia di Como. Nel settore ospiti è presente lo striscione esteso del Commando Ultrà Curva Sud. Un’abitudine non comune per il gruppo storico del tifo romanista per le gare in trasferta della squadra giallorossa. Spesso il lungo striscione casalingo veniva sostituito da “Ultrà Roma”.
9. Il cambio di mentalità della Roma con Falcao in mezzo al campo avviene dalla prima partita, proprio da Como-Roma. Lo racconterà lo stesso brasiliano anni dopo: “Parlando con alcuni compagni di squadra, avevo avvertito in loro il fatto di accontentarsi di un pareggio all’esordio in campionato in trasferta. Gli feci capire che bisognava cominciare a vincere subito e che un discorso del genere non andava mai fatto”. Non solo, nell’intervallo Liedholm strigliò i suoi, raccomandandosi di dare a Falcao quanti più palloni possibili. “Non ne può toccare 4, ma almeno 400”, il senso del discorso del Barone. E così fu. Como 0, Roma 1.
10. L’arbitro della sfida è Alberto Michelotti di Parma. Lo stesso direttore di gara di Roma-Inter del 17 dicembre 1972, il match in cui si verificò un’invasione di campo da parte dei tifosi romanisti in seguito ad un rigore assegnato dal fischietto emiliano. Nel 2016, al match program della Roma, Michelotti ricorderà quell’episodio: “Resto dell’idea che il rigore era netto. Il presidente della Roma, Gaetano Anzalone, fu provvidenziale a farmi uscire da quella situazione critica, aiutandomi persino per tornare a casa a Parma. Mi fece prendere la strada che costeggiava gli Appennini. Non potevo prendere l’autostrada, c’era il rischio di incrociare i tifosi al casello”.
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