4-3 per i giallorossi che, letto sul tabellino, sarebbe 3-4.
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Sette gol complessivi. Contavano i tre punti, nonostante tutto. E quelli vengono incamerati nella classifica romanista (45 punti in 26 giornate). Il punteggio finale sul campo cagliaritano, inoltre, rappresenta un inedito: la Roma non aveva mai vinto con questo risultato in trasferta in circa 93 anni di storia. In nessuna gara ufficiale di campionato o di altre competizioni. Era stata la prima volta assoluta.
Dopo di che, l’incedere del Covid-19, il lockdown e tutto ciò è tristemente noto. A distanza di 115 giorni, la Roma tornerà a calciare un pallone in campo per una gara ufficiale. Lo farà all’Olimpico, lo stadio di casa, che non viene frequentato dal 23 febbraio scorso (122 giorni fa). La partita più recente tra le mura amiche resta Roma-Lecce 4-0 decisa da Cengiz, Mkhitaryan, Dzeko e Kolarov.
Roma-Sampdoria sarà giocata in uno Stadio Olimpico vuoto. Come il resto del campionato e come tutti gli altri tornei in Europa. Ragioni di sicurezza sanitaria, ovviamente. L’ultima volta che la Roma disputò una partita casalinga senza tifosi sugli spalti risale alla Serie A 2005-06 (8 febbraio 2006), Roma-Cagliari sul neutro di Rieti. Con diversi appassionati provenienti dalla Capitale fuori dai cancelli dell’impianto “Manlio Scopigno”. La decisione della Lega Calcio fu presa in seguito ad uno striscione deprecabile esposto durante un Roma-Livorno.
Vinse la Roma 4-3, lo stesso risultato di 115 giorni fa, contro il medesimo avversario. Era l'ottava vittoria della celebre serie di 11 successi consecutivi.
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All’Olimpico, invece, il match a porte chiuse più recente risale all’8 dicembre 2004, Roma-Real Madrid 0-3 di Champions League. Non fu un inedito in quell’edizione, la Roma di Delneri giocò nel silenzio anche nell’incontro con il Bayer Leverkusen. Queste furono conseguenze della monetina lanciata all’arbitro Frisk nel matchday 1 contro la Dinamo Kiev. Cronache vecchie, di oltre quindici anni.
L’attualità ha altri orizzonti e prospettive, vede un campionato a 12 giornate dal termine con una particolarità unica, inedita, mai verificatasi prima. Ovvero, un torneo che inizia ad agosto e si concluderà nello stesso mese, a distanza di 12 mesi. Dal 2019 al 2020. È il calcio al tempo del Coronavirus.
A proposito di Massima Divisione, la Roma sta per tagliare il traguardo delle 3000 partite dal 1927 (la prima, Roma-Livorno 2-0 al Motovelodromo Appio). Il conteggio ne segna 2997 e Roma-Sampdoria sarà la 2998. La cifra tonda dovrebbe essere compiuta in occasione di Roma-Udinese.
C’è anche un altro numero da inseguire, magari da celebrare prima di tre partite. Un gol di Edin Dzeko su azione significherebbe il centesimo senza ricorrere a rigori o a calci di punizione. Il centravanti bosniaco è a 102 reti totali, i tre gol su rigore risalgono a qualche tempo fa. Due nel campionato 2015-2016 (Roma-Lazio 2-0 e Bologna-Roma 2-2), una nella Serie A 2016-2017 (Sassuolo-Roma 1-3).
Con il penalty trasformato contro la Juventus il 12 gennaio 2020, il numero 8 argentino partsi è fermato a 18 penalty segnati con questa maglia. È quarto nella classifica all time dei rigoristi giallorossi e con l’ultimo centro ha eguagliato Giuseppe Giannini.
Diego, intanto, può collezionare un altro dato importante dal punto di vista personale, raggiungere le 100 gare in campionato con la Roma. Gliene basterà una, alla prima occasione utile, oggi è fermo a 99. Magari iniziando proprio da Roma-Sampdoria.
Torna il calcio, tornerà la Roma soprattutto. 115 giorni dopo.
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