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    L'intervista a Claudio Ranieri dopo Como-Roma


    Al termine di Como-Roma, mister Ranieri è stato intervistato dallo Studio di Sky Sport.

    Queste sono state le sue parole.


    Cosa non è le piaciuto stasera?

    "Nel primo tempo abbiamo fatto una buona gara, anche se siamo stati un po' troppo lenti, ma abbiamo creato delle buone occasioni da gol. Nel secondo, è cambiata completamente la partita. Loro si sono messo a specchio, hanno avuto più voglia di vincere e abbiamo sbagliato in occasione della punizione da cui è nato il primo gol: abbiamo lasciato un centrocampista contro un attaccante, e questo non si fa, una squadra esperta non deve commettere un errore del genere.

    Ma va detto che il Como ha fatto di tutto per vincere e noi non siamo stati così bravi nel cercare quei problemi che avevamo creato nel primo tempo".

    C'è stata un po' di stanchezza nel finale?

    "Potrebbe esserci stata, per gli impegni, ma non mi piace accampare scuse: avremmo dovuto avere la loro stessa voglia. Ai ragazzi che sono entrati avevo detto che era cambiata la partita, che non c'era più il fioretto ma la sciabola e che dovevamo essere decisi, determinati, e seguire l'arbitro perché non si sapeva mai quando un fallo era nostro o loro, per cui dovevamo saper interpretare la gara in un'altra maniera. E non siamo stati capaci di farlo".

    Paulo Roberto Falcao interviene da Studio: "Penso che con Ranieri la Roma abbia fatto la scelta giusta. Ho fiducia piena nel tuo lavoro".

    "Grazie, molto gentile Paulo".

    Come sta Dovbyk?

    "Ancora non sta al 100%, ma avevamo messo così tante palle nel primo tempo e non c'era mai nessuno a spingerle dentro... El Shaarawy aveva preso dei colpi, zoppicava, e allora ho messo lui, così perlomeno c'è chi può concludere le azioni. E invece non siamo riusciti a ripercorrere il cammino del primo tempo".

    Stai tirando delle somme e poi magari a gennaio chiederai di fare dei cambi, o al momento sei soddisfatto di tutto il gruppo?

    "Sono soddisfatto di come stanno lavorando i ragazzi. Certamente, se c'è l'opportunità di migliorare la rosa - e deve esserci - non mi tirerò di certo indietro".

    Hai trovato una squadra che ogni tanto vede crollare sicurezza e fiducia?

    "No, questo no. Da quando sono arrivato, nella prima a Napoli la squadra mi era piaciuta, non eravamo stati bravi a contrattaccare. Poi con il Tottenham avevamo fatto una partita a viso aperto, che potevamo vincere o perdere, ma la squadra aveva risposto bene. E poi piano piano avevamo migliorato, anche quando abbiamo perso con l'Atalanta avevamo giocato a viso aperto. 

    Qui sapevamo era una partita aperta, dove entrambe le squadre volevano vincere. Mi aspettavo un po' di più nel secondo tempo. Abbiamo avuto delle occasioni, ma non siamo riusciti a sfruttarle, a differenza loro. E il Como è stato più pronto di noi sulle prime e sulle seconde palle: questo non va bene, una squadra come la Roma deve essere sempre pronta".

    Quindi c'è stato un problema di atteggiamento nel secondo tempo?

    "Adesso mi sembra prematuro dire che sia 'di atteggiamento': una prova non fa un atteggiamento. Dobbiamo reagire. Ora arriva la Coppa Italia e vogliamo passare il turno. Questa partita ci servirà di lezione".