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    Grandi esultanze: Conti sotto la Sud


    L'esultanza di Bruno Conti dopo il gol al Genoa

    Grandi esultanze. Quelle che hanno fatto la nostra storia. Nasce oggi una nuova rubrica, per portarci indietro nel tempo a quelle istantanee che raccontano dei momenti, indimenticabili per chi ha festeggiato un gol e per i romanisti che hanno festeggiato con lui.

    Il 9 ottobre 1983 all'Olimpico arriva il Genoa. La Roma deve riscattare il primo passo falso del nuovo campionato, il primo con lo Scudetto sul petto. I giallorossi avevano perso la domenica prima con il Torino.

    La Roma non riesce a sbloccare la partita. Ma al 17' della ripresa si accende Bruno Conti: tacco smarcante per Ancelotti, che restituisce palla a "Marazico". L'ala romanista si accentra e scocca una freccia che finisce alle spalle del portiere genoano Martina.

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    "Inginocchiarmi sotto la Curva Sud significava abbracciarla tutta"

    - Bruno Conti

    La gioia di Conti è incontenibile. Il numero 7 corre sotto lo striscione "I ragazzi della Sud". Lì c'è il Commando Ultrà. Il campione si getta ai piedi della Curva, si inginocchia sotto al polmone del tifo romanista e alza le braccia al cielo. È un momento di comunione tra squadra e tifosi: in quella dimostrazione di sfrenata felicità, la Roma festeggia assieme ai tifosi della Roma.

    "Una di quelle esultanze è proprio l'immagine del mio profilo WhatsApp. Inginocchiarmi sotto la Curva Sud significava abbracciarla tutta", ci ha raccontanto Conti. "Correvo e scivolavo braccia al cielo per ringraziarla del suo incessante sostegno. Lo consideravo un atto dovuto per chi, come me, è cresciuto con questa maglia addosso".

    Nei suoi ricordi c'è anche un Roma-Torino 3-0, stagione 1981-82: al 30' Di Bartolomei vede la corsa di Conti, Bruno calcia al volo e il diagonale batte imparabilmente Terraneo. Gol di rara bellezza. Come l'esultanza. Una delle prime sotto la Sud, sotto il Commando.

    Una delle prime esultanze in quel modo così appassionato, così romanista.

    Bruno Conti non esultava sempre così, ma esultava spesso così. Sette giorni prima di Roma-Genoa del 9 ottobre 1983, in casa contro il Pisa, la scena era stata la stessa: gol e corsa sotto la Sud. Un corsa che si ripeterà poi anche con il Goteborg il 14 settembre 1984, nell'andata dei sedicesimi di Coppa dei Campioni, dopo il gol del raddoppio.

    La stessa scena si ripete il 24 novembre 1985, all'Olimpico contro il Milan. Nela smarca l'ala sinistra, che in diagonale batte il numero uno rossonero Terraneo. L'esultanza è una meravigliosa fotocopia di Roma-Genoa. Conti plana sotto la Sud. Ai piedi di quella Curva che in piedi sosteneva la Roma con sole, pioggia e vento. Sosteneva e tornerà a sostenere, quando l'emergenza Coronavirus sarà terminata.

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    "Correvo e scivolavo braccia al cielo per ringraziarla del suo incessante sostegno. Lo consideravo un atto dovuto per chi, come me, è cresciuto con questa maglia addosso"

    - Bruno Conti