Per sopperire alle assenze sta anche pensando a un cambio di sistema di gioco?
“Alla luce delle difficoltà è una possibilità che ho preso in considerazione. In linea di principio non lo farei, ma lo capiremo meglio domani”.
Santon non si è allenato con il gruppo, come sta? Pastore è pronto per giocare due partite di seguito?
“La situazione di Pastore è particolare e va gestita al meglio, è pronto, capiremo se domani giocherà. Va gestito con cautela, però. Per Santon capiremo come recupererà da questa febbre”.
C’è una componente di casualità nella situazione infortuni dell’AS Roma?
“Per me è una situazione nuova che non era mai capitata in passato, allo Shakhtar abbiamo avuto quattro infortuni la scorsa stagione. Voglio pensare che si tratti solo di sfortuna, ma dobbiamo affrontare questa difficoltà, va fatto. È importante che i giocatori capiscano che bisogna correre di più e sacrificarsi per la squadra. Siamo corti e le alternative non sono molte. Il fato sfortuna, comunque, è presente”.
Come stanno Mkhitaryan e Cengiz?
“Cengiz ha iniziato nuovamente ad allenarsi, Miki sta facendo lavoro di campo e penso che entrambi saranno presto a disposizione”.
Pensa che la sua Roma stia facendo comunque il massimo per crescere a livello di gioco, nonostante il numero degli infortuni che si stanno registrando?
“Esistono dei dati oggettivi, è impossibile raggiungere il livello di crescita con così tante assenze. Nell’ultima partita contro la Samp la squadra non ha fatto tutto quello che era necessario per vincere, diversamente da quanto si era visto contro il Cagliari, dove si erano create dodici occasioni da gol: fino a quel momento eravamo tra le squadre che calciano di più in porta. Con così tanti calciatori assenti è impossibile raggiungere il livello che mi auspicavo, non è possibile nemmeno raggiungere la stabilità e livello mentale. Tutti i giocatori importanti sono venuti a mancare e credo che nessuna squadra, di fronte a cosi tante assenze, possa raggiungere il livello desiderato per crescere e passare al successivo. Queste non sono scuse ma è una realtà, anche facile da comprendere”.
Porterete in prima squadra dei ragazzi della Primavera o penserete anche a dei calciatori svincolati?
“Domani si aggregheranno calciatori della Primavera perché non abbiamo alternative. Non è facile prendere degli svincolati che posano alzare il livello della squadra. A noi piace prende i giocatori solo per migliorare, non tanto per fare numero”.
La preoccupa l’aggressività dei vostri avversari in vista della sfida di domani? Sarà una sfida simile a quella contro l’Atalanta?
“Si tratta di due squadre diverse. Da ricordare che domani giochiamo contro la prima in classifica della Bundesliga, una squadra fortissima, che ha un ottimo livello di forma. Sarà però una partita diversa da quella contro l’Atalanta”.
In queste ultime partite Guardiola ha pensato di mettere dei centrocampisti in difesa perché è in difficoltà con il numero di uomini: lei ha pensato di fare il contrario?
“Chi lo sa, è vero che l’unica posizione in cui non abbiamo defezioni è quella dei centrali. Vedremo, in questo momento abbiamo soltanto un centrale di centrocampo di ruolo: Veretout”.
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