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    Ranieri: “Dobbiamo continuare a crederci”


    Le parole del tecnico giallorosso dopo la vittoria per 2-0 sulla Juventus

    La Roma conquista tre punti importanti nella corsa all’Europa, battendo all’Olimpico la Juventus Campione d’Italia. I giallorossi vincono grazie ai gol di Florenzi e Dzeko e agganciano il Milan al quinto posto.

    “Noi dobbiamo continuare a credere che ogni cosa sia possibile, non dipende da noi e lo sappiamo benissimo, ma dobbiamo arrivare fino in fondo con la coscienza a posto”, ha dichiarato Ranieri al termine del match.

    Queste partite servono anche per il prossimo anno per far capire che in certe partite bisogna anche saper soffrire?

    “Io essendo già stato qui, essendo romano e tifoso so vita morte e miracoli di ogni cosa. E il mio messaggio è questo: ho girato il mondo e con i miei giocatori ho sempre impostato un rapporto di lealtà con tutti. Io pretendo il massimo da loro e tra noi c’è rispetto reciproco. Si scherza e si ride, ma quando si va in campo bisogna dare il massimo”.

    Questa è la quarta partita in cui non avete preso gol. Quanto dipende da Mirante o da altri fattori?

    “Dipende da mille cose, non voglio che si vada a pressare molto alto. Oggi lo abbiamo fatto due volte e la Juventus è stata molto brava a infilarci con due tocchi. Quando proteggiamo i quattro difensori la linea di sente più sicura e gli avversari hanno meno spazio. È frutto di un discorso tattico che facciamo durante la settimana. Questo non vuol dire che non vogliamo attaccare. Oggi a volte siamo stati frenetici e abbiamo sbagliato delle palle nel primo tempo che andavano gestite con più tranquillità”.

    È questo che hai scelto il modo ideale per mettere in campo questa squadra?

    “Io non ho un credo calcistico, io mi adatto ai giocatori che ho a disposizione, cerco di capire le loro caratteristiche mettendo in campo i migliori. Devo ovviamente dare anche equilibrio alla squadra, posso essere criticato perché uno gioca e l’altro no, ma questo fa parte del gioco”.

    Accetteresti un ruolo da supervisore in Società per far crescere qualcuno in panchina?

    “Quando sono contattato mi è stato proposto e ho detto no, perché mi diverto ancora ad allenare e voglio allenare. Finisce l’anno e finisce tutto”.

    Hai già individuato dove questa squadra dovrebbe rafforzarsi per il futuro?

    “La Società lo sa meglio di me quello che deve fare e giustamente sta aspettando di sapere dove saremo a fine campionato”.