Tre gol per tornare alla vittoria. La Roma vince in trasferta contro il Chievo, grazie a una prestazione convincente, caratterizzata dai gol di El Shaarawy, Dzeko e Kolarov.
“Siamo partiti molto bene", ha dichiarato Eusebio Di Francesco al termine del match. "C’è stato un po’ di calo per la pressione del Chievo, che si giocava il tutto per tutto nella fase centrale del primo tempo. Invece nella ripresa siamo entrati bene in campo ed è quello che avevo chiesto ai ragazzi: siamo andati a chiudere la partita. Potevamo fare qualche gol in più ma mi auguro che ce ne siamo tenuti qualcuno per la sfida di martedì contro il Porto”.
Kolarov ha fatto un inchino di pacificazione verso la tifoseria, come si recupera questo rapporto con l’ambiente?
“Secondo me ha fatto un bel gesto e ha voluto chiedere scusa ai tifosi. Lui ha una grande professionalità. Lo ribadisco per l’ennesima volta. Questo ragazzo ha giocato per un mese con le infiltrazioni, quando la squadra aveva bisogno di lui. Dà sempre il massimo. A volte si dice qualcosa di troppo e si sbaglia, ma sta rispondendo sul campo con prestazioni come queste. Mi auguro che dia continuità a tutto questo. Su di lui non c’è discussione per la grande professionalità che mette in campo”.
Dovete migliorare ancora perché avete lasciato una parte della partita al Chievo, ma nelle ripartenze forse siete migliorati rispetto alla scorsa stagione?
“Io ribadisco per l’ennesima volta che durante la partita si possono lasciare anche dei munti agli avversari. Si può anche soffrire, ma bisogna stare compatti e avere la capacità di lavorare insieme. In questo siamo mancati nella stagione. Guardiamo Bergamo, abbiamo fatto benissimo le ripartenze e avevamo preparato la partita così, perché loro essendo molto aggressivi rischiavano spesso l’uno contro uno. In questo periodo abbiamo lavorato molto su questi concetti, i ragazzi sanno che come primo pensiero devono avere quello di andare in verticale. È normale che nella gestione della gara possiamo fare meglio. Nel complesso, però, l’approccio della gara di oggi mi è piaciuto”.
Gli attaccanti hanno gestito molto bene l’apporto alla fase difensiva?
“È fondamentale per poter giocare in questo modo. In alcuni momenti serve essere compatti per non dare la palla agli avversari tra le linee. Quando la squadra è corta il rischio è la palla in profondità: questa sera, però, quasi in tutte le situazioni, soprattutto nella difesa, abbiamo fatto una buona lettura. Il lavoro degli attaccanti è fondamentale, non bisogna allungarci in certi momenti della gara”.
El Shaarawy è il vostro capocannoniere: può essere lui l’arma in più in questa parte della stagione?
“Deve esserlo, perché ci sono tanti attaccanti in squadre importanti che fanno tanti gol e arrivano in doppia cifra e io voglio lo stesso dai miei. Però siamo diventati una cooperativa del gol noi e tutto questo mi fa piacere. Sono gli attaccanti che hanno più bisogno di segnare, a livello mentale. Oggi per come ha fatto giocare la squadra Edin avrebbe meritato una rete in più, ma come ho detto prima spero che se lo sia tenuto per la sfida di Champions”.
Come sta Schick?
“Ha avuto un fastidio la flessione ma non credo che sia una cosa importante, ha saputo gestire la situazione. Ho preferito sostituirlo. Manolas ce la fa? Non lo so, più facile lui di Olsen. Abbiamo ancora quattro giorni per valutare. Metterò in campo chi può darmi il 95% della loro condizione fisica ottimale. Sono molto contento della prestazione di Mirante, ha fatto parate ma soprattutto ha dimostrato freddezza e presenza. Ha esperienza e sa gestire le situazioni. Sono sereno quando lui è in porta, ma il titolare è Olsen”.
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