Le parole del direttore sportivo Monchi nella conferenza stampa di presentazione di Javier Pastore.
“Pastore è un giocatore di tanta qualità, di esperienza, di maturità. Alzerà il livello della squadra sicuramente. La trattativa? Quando c’è la volontà del calciatore è tutto più facile. Lui aveva tante squadre che lo volevano, ma alla fine se il desiderio del giocatore è quello di andate in un club diventa tutto più facile: era convinto di venire qui”.
Sembra ci sia sintonia con lo staff tecnico nelle scelte di mercato: c’è lo stesso per il rinnovo di Florenzi?
“Prima di tutto vorrei dire che è normale, come direttore sportivo, essere al fianco dell’allenatore. Tra me e Eusebio c’è un’ottima sintonia: quando si parla di mercato siamo la stessa persona. Con Florenzi stiamo tentando il rinnovo, ma non è facile, è un giocatore forte, fortissimo, fino a oggi non abbiamo trovato un accordo ma l’idea è che rimanga qui ed è condivisa con l’allenatore”.
Perotti ha salutato Radja definendolo “pazzo”. Questo è un dettaglio che ha influito sulla sua partenza?
“Noi abbiamo fatto una scelta: e il lavoro del direttore sportivo è proprio quello di fare una scelta ogni giorno. So che qualcuno la capirà e altri no. È arrivata un’offerta di una squadra per un calciatore della Roma, abbiamo scelto di ascoltarla e negoziare l’accordo. Questo è il mio lavoro: lo faccio sempre mettendoci la faccia”.
Qual è la situazione legata ad Alisson?
“Prima di tutto gli faccio un in bocca al lupo per la partita di domani. Fino a oggi non abbiamo ricevuto offerte. Il mio pensiero non è altro che questo: aspettare che finisca il Mondiale, sperare per il suo bene e per il Brasile che sia più tardi possibile, poi riposarsi e arrivare qui per allenarsi con i compagni. Fino a oggi, insisto, non c’è stata alcuna offerta per Alisson. Se mi chiedete il futuro di Schick la risposta sarebbe la stessa. Al telefono del direttore sportivo non è arrivata nessuna offerta”.
C’è stata delusione da parte sua per qualche atteggiamento di Nainggolan?
“Voglio solo pensare a tutte le belle cose passate con Radja. Gli mando un in bocca al lupo di cuore”.
Qual è il punto sul calcio mercato della Roma?
“Abbiamo preso otto, quasi nove calciatori. Non credo che ci sia una squadra in Italia che abbia fatto lo stesso, nemmeno in Europa. Si parla solo di cessioni, ma la Roma ha venduto solo Nainggolan, Skorupski e Tumminello e ha preso otto-nove giocatori. Sono contento di quello che abbiamo fatto finora. Il mio percorso di direttore sportivo è stato sempre questo: cercare di dare la squadra più pronta possibile all’allenatore per farlo lavorare al più presto. La nostra pianificazione della stagione non è chiusa, ma una parte importante è stata fatta. Per me è un orgoglio aver lavorato nel mese di giugno con la fiducia di società e proprietà. Oggi siamo qui tranquilli e non dobbiamo parlare di Financial Fair Play, sono dettagli importanti, non tutte le squadre possono farlo. A volte dimentichiamo che oltre alle regole sportive ci sono le regole economiche. La Roma, che l’anno scorso in questo momento era in difficoltà, ora è tranquilla, ha fatto quasi nove acquisti, ha Javier qui dalla sua parte: penso che questi siano momenti da godersi appieno”.
Manolas e Pellegrini potranno esercitare la clausola in uscita?
“Ho sentito tre quattro volte Kostas, al quale piace il mio mestiere e potrebbe fare il direttore sportivo (ride, ndr). Lui è contento della squadra e vuole rimanere qui. Ho letto che il Chelsea vorrebbe pagare la clausola, ma io non ho sentito nulla, mi sento tranquillo. Rispetto a Pellegrini, una settimana fa ho avuto un incontro con il suo agente e non abbiamo parlato di questa possibilità. Siamo tranquilli in merito. Lorenzo è un giocatore al cento per cento della Roma ed è importante per il nostro percorso futuro”.
Come risponde alle critiche sul calcio mercato in uscita?
“Con la mia storia. Ho sempre fatto questo tipo di lavoro, guardate il mio percorso: sono sempre usciti ed entrati dei calciatori. Qualcosa ho vinto. Io ho fatto quello che penso sia meglio per la società e la squadra, quello che penso sia meglio per allenatore e calciatori: questo è il mio lavoro e l’anno scorso abbiamo fatto una bella stagione. Penso che essere arrivati terzi e in semifinale di Champions sia importante. Non voglio fermarmi e sono sempre stato molto ambizioso. Prendo le decisioni per fare la squadra più forte possibile. Poi il campionato ci dirà. Quello che ho fatto fino a oggi è il meglio per la società e per una squadra più forte. Vedremo in futuro”.
A che punto si trova l’affare Bianda?
“Siamo molto vicini all’accordo. È di prospettiva importante, è stato visto molto dai nostri scout: questo è il tipo di giocatore che mi piace prendere, perché vuol dire che il lavoro di tutta la direzione sportiva porta i suoi frutti. Si allenerà subito con la Prima Squadra se verrà e per lui sarà una crescita importante. Speriamo di chiudere la trattativa nel modo più veloce possibile e aspettiamo”.
Si sente di dire che Alisson è incedibile?
“Non esiste al mondo un giocatore incedibile. Vedete Neymar, Coutinho. Se arrivano 500 milioni di euro per Pastore potrebbe andar via. Non c’è una squadra al mondo che può dire questo su un giocatore”.
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