Dopo lo 0-2 dell’andata il Real Madrid ha avuto alti e bassi nella Liga: come arriva alla gara di ritorno con la Roma?
“I blancos arrivano a questa sfida con delle incertezze. Dopo lo 0-2 dell’Olimpico il Real Madrid ha infatti perso malamente il derby con l’Atletico Madrid e ha poi vinto con il Levante 1-3 e lo scorso sabato in casa contro il Celta Vigo per 7-1 anche se, relativamente a quest’ultima gara, al di la del risultato finale gli uomini di Zidane nel primo tempo hanno giocato male e fatto fatica. Poi nel secondo si sono sbloccati e hanno dilagato. La sensazione generale qui a Madrid rispetto alla partita con la Roma non è quindi delle migliori anche se il 2-0 dell’andata dà sicurezza e nell’ambiente non ci sono molti dubbi sul passaggio del turno da parte del Real. Detto questo, però, in queste ultime partite si è vista davvero una squadra stanca che fa un po’ fatica a produrre gioco e dove i giocatori fanno pochi movimenti senza palla. Ovviamente poi la rosa a disposizione di Zidane è importante e giocare al Bernabeu non per facile per nessuno: considerate infatti il fatto che solo Atletico e Barcellona hanno vinto qui quest’anno. D’altro canto però, in Champions League, c’è anche l’esempio dell’anno scorso dello Shalke04 che, partendo da un risultato sfavorevole nell’andata in casa, al Bernabeu ha sfiorato l’impresa”.
Quale è il giocatore chiave di questo Real Madrid e perché?
“Secondo me Marcelo perché è un giocatore che riesce a dare la scintilla alla squadra nei momenti di empasse. Il brasiliano è un esterno che dà il suo contributo in difesa e in attacco: poi, , come detto, sa saltare l’uomo e quando la gara si fa complicata per il Real lui inventa sempre qualcosa lì davanti”.
Quale è stata la migliore prestazione del Real Madrid negli ultimi due mesi con Zidane in panchina?
“Dico la vittoria dell’andata all’Olimpico con la Roma, perché la squadra è stata compatta e attenta per tutti i 90 minuti, portando a termine una prova collettiva di buon livello, senza sbavature e dimostrando di essere cinica nei momenti cruciali del match. Poi ad esempio il Real di Zidane ha fatto delle belle prove anche contro il Deportivo La Coruna e lo Sporting Gijon in Liga, ma quelli erano avversari di minor tasso qualitativo rispetto alla Roma”.
Quale è invece stata la peggiore gara della gestione Zidane e cosa è andato particolarmente male in quella occasione?
“La sconfitta nel derby contro l’Atletico Madrid di fine febbraio, dove si è vista una squadra senza nessun orgoglio e voglia, una squadra stanca e senza idee. Contro il Real l’Atletico di Diego Simeone imposta sempre partite molto tattiche che mettono in difficoltà i Blancos che non riescono mai a trovare una chiave per uscire dalla gabbia che la squadra del tecnico argentino riesce sempre a creare intorno all’attacco avversario”.
Quale è il reparto che la Roma può mettere in difficoltà?
“La difesa, che non vedo tanto solida. Sergio Ramos sta soffrendo in questa stagione e Varane sta giocando male da qualche settimana commettendo qualche errore di troppo. E’ ora tornato Pepe che sicuramente può dare più sicurezze ai madrileni, ma in generale credo che il reparto difensivo sia quello che dà meno certezze a Zidane ed è quello su cui la Roma può puntare per trovare qualche spazio per fare male. Inoltre visto che il clima al Bernabeu non è dei migliori, con i tifosi che nell’ultima gara col Celta Vigo hanno fatto una protesta di 4 minuti fischiando i giocatori quando perdevano palla, se i giallorossi martedì sera dovessero passare in vantaggio nei primi 15-20 minuti di gara, allora la paura porrebbe giocare un brutto scherzo al Real”.
Quale reparto del Real deve temere di più la Roma?
“L’attacco con il suo potenziale offensivo. In primis la classe di Cristiano Ronaldo e la velocità di Bale, se sarà della partita e giocherà dal primo minuto. Il Real in casa è una macchina dal gol, lo dicono i numeri: in Liga ha fatto 56 reti in 14 gare, in Champions League 13 in 3 partite. Quest’anno al Bernabeu solo in due occasioni non ha segnato, non a caso nelle due sconfitte interne contro Barcellona e Atletico e quindi è molto difficile che martedì rimanga a secco”.
Cosa ti ha colpito della Roma dopo la gara di andata di questi ottavi di Champions League?
“Io ho visto una squadra sveglia, rapida e compatta. Ho visto un grande Florenzi su tutti, che secondo me ha fatto una gara straordinaria, non riuscendo però a bloccare Cristiano Ronaldo in occasione del suo gol. In generale, dalle ultime prove in campionato si nota una Roma rinata e solida. Credo che la serie di successi in Serie A e in particolar modo la vittoria nell’ultimo turno contro Fiorentina abbia dato un surplus di motivazioni ai giallorossi”.
Quale giocatore del Real potrà essere quello chiave contro la Roma?
“Ne dico due: Cristiano Ronaldo per la sua capacità di andare in rete anche con una giocata solitaria come nell’andata all’Olimpico e Marcelo per la sua capacità di saltare l’uomo e dare superiorità numerica ai suoi nei momenti in cui il Real non riesce a trovare idee e sbocchi nelle difese avversarie”.
Quale è invece il giocatore della Roma che il Real dovrà temere di più martedì sera?
“Dico Salah, che con la sua velocità, come visto anche nella gara di andata all’Olimpico, può mettere in seria difficoltà la retroguardia madrilena. A Roma all’egiziano è mancata un po’ di lucidità sottoporta, ma uno che con le sue caratteristiche può essere decisivo”.
Se tu potessi scegliere un giocatore della Roma da togliere alla rosa del Real, quale prenderesti e perché?
“Florenzi, un giocatore straordinario a mio parere, che può giocare in vari ruoli e ha tante qualità. Sa crossare benissimo, vede la porta, ha senso tattico e velocità, ed è uno che sembra dare sempre davvero tutto sul campo. Credo abbia delle caratteristiche che ogni allenatore vorrebbe da un giocatore”.
Quale è il tuo pronostico per la gara del Bernabeu e sul passaggio del turno?
“1X2, visto che Real è impronosticabile, nel senso che alterna, anche all’interno della stessa partita come fatto sabato scorso in Liga col Celta, momenti negativi a momenti esaltanti. Ma, visto il risultato dell’andata e il fattore campo, credo che, a prescindere dagli alti e bassi del Real, la squadra di Zidane passerà il turno”.
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