Queste sono state le parole di mister Guidi dopo la partita: "Forse abbiamo costruito qualcosa in più dell'Inter. E abbiamo avuto più possesso palla e abbiamo dominato il campo. Ma quello che mi è piaciuto di più è lo spirito, il fatto di avere sempre cercato di recuperare il risultato.
E mi è piaciuta soprattutto la reazione che ho visto negli spogliatoi: c'era una squadra arrabbiata per non essere riuscita a vincere. Questo mi fa ben sperare, anche perché davanti avevamo un avversario molto forte, dove c'era anche Iliev, che aveva deciso la scorsa finale Scudetto.
Un avversario che si giocava quasi il tutto per tutto per riprendere la corsa in zona play off. Questa è una squadra costruita per essere protagonista e per provare a vincere lo Scudetto. Alla fine il risultato è giusto".
Il pareggio di Pagano sembrava dare spazio all'ultima mezz'ora di marca romanista, invece abbiamo subìto subito il gol del 2-1: questi dettagli hanno tirato il risultato verso l'Inter?
"Assolutamente sì. Noi stavamo spingendo già nel primo tempo. Se fosse entrata la palla di Cherubini, l'inerzia della gara sarebbe stata completamente nostra, perché avevamo già il pallino del gioco e ci sarebbe stato solo da fare attenzione a questi lanci lunghi per Esposito, che era molto bravo a tenerla e a far salire la squadra. Però, sul campo c'eravamo. Siamo andati sotto e abbiamo provato a recuperarla.
E anche nel secondo tempo, dopo la grande reazione che abbiamo avuto, dopo il pareggio, mi sentivo tranquillo, perché pensavo che fosse più facile vincerla che perderla. Poi abbiamo preso gol su un episodio, su una sbavatura, perché avremmo potuto fare sicuramente meglio sull'azione del 2-1, che devo ancora rivedere. Però, il fatto di essere riusciti a riprenderla contro una grande squadra come l'Inter vuol dire che la Roma c'è.
Sicuramente, questi dettagli andranno limati, per diventare ancora più forti e migliorare".
Anche perché questa tra pochi giorni sarà pure la semifinale di Coppa Italia.
"Sarà un'altra partita estremamente difficile. Roma-Inter non è mai una gara importante, perché si affrontano le due compagini che con più continuità arrivano agli eventi che contano. Questo è stato solamente l'antipasto. Poi, il 5 aprile ci giocheremo la possibilità di arrivare alla finale di un torneo a cui teniamo".
Questo modo di inserirsi e di segnare di Pisilli sta diventando un marchio di fabbrica.
"È una cosa in cui crediamo, perché poi non li fa solo lui, li fa Pagano, li fa D'Alessio, li fa Vetkal quando gioca da mezz'ala. È qualcosa su cui lavoriamo quotidianamente.
Niccolò (Pisilli, ndr) sta acquisendo un timing di inserimento eccezionale, ma devo dire che tutta l'azione è stata molto bella e anche l'ultimo passaggio è stato di un livello di difficoltà notevole. Niccolò sta traendo grandi vantaggi di questo lavoro, ma anche Pagano, perché sono ormai tanti i gol dei nostri centrocampisti".
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