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Grandi esultanze: i salti di Rizzitelli


Seconda puntata della rubrica sulle esultanze che hanno fatto la Storia della Roma

Seconda puntata della rubrica “Grandi esultanze”. Quelle che hanno fatto la nostra Storia.

La domanda è: come festeggerebbe un tifoso della Roma, se segnasse con la maglia della Roma? La risposta non può che darla un calciatore-tifoso per antonomasia. E quindi Ruggiero Rizzitelli, che il 15 novembre di trent'anni fa andò in rete contro il Genoa, nell'andata dei sedicesimi di una Coppa Italia poi vinta dalla Roma.

Dice Rizzigo' al nostro sito: "Come festeggerebbe un tifoso? Correrebbe in Curva Sud. Intendo dentro la Curva. Per abbracciare tutti e cantare assieme a loro".

Ma qual è stata l'esultanza più bella che Rizzitelli ricorda? "Quella dopo il gol nel Derby. In quel momento, mi sembrava di volare e di essere invincibile". È il 6 ottobre 1991 e Ruggiero pareggia la rete di Riedle con un magistrale pallonetto di testa che scavalca Fiori.

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L'esultanza di Rizzitelli non era stereotipata. Non seguiva un canovaccio. Era libera, rispecchiava l'animo di Ruggiero, insofferente agli schemi e legato indissolubilmente solo alla Roma.

C'era però un modo di festeggiare che a Rizzitelli piaceva: "Sì, era lo skip". I saltelli con le ginocchia alte e le braccia che vanno su e giù. Il più fulgido esempio è Roma-Broendby, 24 aprile 1991, ritorno della semifinale di Coppa Uefa.

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Giustamente tantissimi romanisti osannano il 2-1, firmato da Voeller quasi in coabitazione proprio con Rizzitelli. Ma il primo gol di quella indimenticabile partita è opera solo di Ruggiero: Di Mauro raccoglie una respinta corta di Schmeichel, crossa al centro per l'incornata di Rizzigo'. Ruggiero festeggia in maniera incontrollata, per poi esibirsi nello "skip".

Come gioirebbe un tifoso della Roma dopo aver fatto gol per la Roma? Basta domandarlo a Rizzitelli.

Grandi esultanze: 1. Conti sotto la Sud