Ecco cosa ha detto il nostro tecnico.
È la sesta partita di fila che vincete all’Olimpico, contando tutte le competizioni.
“Era una partita difficile, perché con l’arrivo di Vieira il Genoa si è ‘quadrato’ bene. Era difficile trovare il bandolo della matassa e passare attraverso le sue maglie. Ci eravamo riusciti e poi abbiamo preso gol su palla inattiva, incredibile, ma fa parte del gioco del calcio. Però abbiamo continuato.
È stata ostica, ma volevamo questa vittoria anche per ringraziare questi 62 mila spettatori: di venerdì sera, è stata una cosa incredibile. Pensavo che magari sarebbero arrivati 30, 35 mila tifosi. E invece sono stati il doppio. Dobbiamo fare di tutto per questa gente che ci ama oltre ogni limite. Quando venivamo contestati, era dovuto al fatto che il troppo amore può fare queste cose. I tifosi chiedono sempre il massimo e io alla squadra dico: ‘Diamo sempre il massimo perché dopo, se il risultato non arriva, pazienza; se so che avete dato tutto, questa è la cosa più importante per me’”.
Vorrei parlare della qualità di due giocatori. Uno è Dybala, ché non ha mai giocato otto partite di fila e che anche oggi è stato Dybala, e l’altro è El Shaarawy, che spesso è andato in panchina e non ha mai fiatato e ha segnato 64 gol.
“È un ragazzo eccezionale, ma lo sono tutti. Vedere come si allenano… Ai ragazzi ho detto che mi servono tutti, perché giocando ogni tre giorni dobbiamo svoltare ogni partita, cercando di dare sempre il massimo. Non sarà facile però ci proveremo.
El Shaarawy è uno degli esperti del gruppo e io so che posso sempre contare su di lui”.
Io penso che in Europa voi avviate una belle chance, considerando anche quello che la Roma ha fatto negli ultimi anni: anche lei è di questa opinione?
“Penso di andare partita dopo partita. Certo, in Europa o sei dentro o esci subito. Noi abbiamo adesso due partite importanti, prima l’AZ fuori e poi l’Eintracht Francoforte in casa. Cercheremo di fare risultato anche in Olanda. Non sarà facile ma ci proveremo. Siamo pronti, i ragazzi sono in ottime condizioni psico-fisiche. Cercheremo di arrivare da qualche parte”.
Io non credo che lei non sarà in panchina l’anno prossimo: mi sbaglio?
“Io non voglio dire più nulla, perché già avevo detto che avrei smesso e invece sono ancora qui tra voi. Vediamo... Io avevo già deciso un anno fa di voler smettere (il mister ride, ndr)”.
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