Ecco le parole del tecnico giallorosso.
Ha recuperato tutti, a parte Cristante? Un’eventuale centrocampista in più contro il Genoa potrebbe essere un valore in più? Penso a Pisilli, ad esempio, con le sue qualità.
“Con un centrocampo a tre così strutturato siamo molto più pragmatici, le preventive che chiedo io sono quelle dei difensori che non devono far ripartire le punte. Abbiamo visto che il Genoa è una squadra bella compatta, Vieira gli ha dato una sua conformazione molto pratica, sono determinati, chiudono bene gli spazi e ripartono velocemente. Dovremo fare una partita di grande intelligenza tattica”.
Esiste ancora la possibilità che Pellegrini possa lasciare la Roma in questa finestra di mercato?
“Come dico sempre, tutto è possibile nel mondo del calcio, ma non credo. Non credo. Se dovesse venire una squadra e lui sarebbe contento di andare… Ma credo che questo valga un po’ per tutti, però onestamente non credo che vada via. È una mia sensazione”.
Soulé lo vede scontento? L’ipotesi di un prestito può essere un’ipotesi?
“Io credo molto in questo ragazzo. Sono convinto che può essere un giocatore del futuro della Roma. Sta migliorando, chiedo spesso a lui di essere più pratico, di toccare meno la palla. Resta qui con noi, io credo in lui, sicuramente avrà le sue opportunità per vedere che sta migliorando”.
È arrivata l’ufficialità della trasferta chiusa ad Udine.
“Mi dispiace, non sapevo di questa notizia. Proveremo a fare qualcosa. Si gioca per i tifosi, il tifo è la cosa più bella che ci possa essere. Mi auguro che si possa correre ai ripari, la società farà quello che più è opportuno e che la Questura possa permetterci di accompagnarci a Udine”.
Baldanzi nelle ultime partite è entrato bene. Un suo giudizio sul giocatore?
“Baldanzi, in questo momento, lo sto preferendo a Soulé perché ha fatto i sei mesi di adattamento nella scorsa stagione. Lui dà quel brio in quelle partite in cui mi manca. È un altro ragazzo che tengo molto in considerazione”.
Su Rensch può confermarci qualcosa? Ha caratteristiche diverse rispetto ad Alberto Costa, che pure avevate cercato. Che tipo di esterno state cercando?
“Non parlo di mercato, né tantomeno di giocatori che escono sui giornali. Chi ha detto che sono questi i giocatori che noi seguiamo? Cerco un giocatore da Roma. Cerco di non sbagliare un giocatore per quest’anno e per la Roma che verrà. Lo vogliamo con qualità difensive e offensive, che possa giocare a quattro o a cinque. Questo sia a destra, sia a sinistra”.
Nelle ultime quattro giornate solo Napoli e Inter hanno fatto gli stessi punti della Roma.
“Credo che anche il Genoa abbia lo stesso parziale nostro. Tre vittorie fuori casa. Loro riescono a vincere fuori casa, noi non ci riusciamo”.
Ha sempre detto che non vuole porsi limiti, come obiettivi. La zona europea si può attaccare in classifica? E cosa rappresentano le coppe in questa stagione?
“L’obiettivo, da quando sono arrivato, è quello di giocare partita dopo partita. A me non è mai piaciuto prendere in giro i tifosi, promettere di più di quello che si può fare. Noi dobbiamo dare alla Roma un’identità bella, sicura, pratica, far sì che i nostri tifosi siano orgogliosi. Ci interessano tutte le competizioni, lotteremo su tutti i fronti. Se gli altri saranno meglio di noi, lo ammetteremo. Lo sport è questo. Noi ci stiamo attrezzando per poter essere competitivi. Avete visto, ho fatto cinque cambi, i ragazzi sono entrati subito con la mentalità giusto. Faremo, in 21 giorni, 7 partite. Dovremo essere sul pezzo ogni volta, dovremo recuperare energie fisiche, ma soprattutto nervose. Le più importanti”.
Che idea si è fatto di questo gruppo sul fatto delle mancate vittorie in trasferte?
“Non credo sia un problema psicologico, ma penso di attenzione. E mi dispiace. Oltre a fargli vedere i filmati, anche oggi gliel’ho fatti vedere per mostrargli dove sbagliamo. Io più di quello non posso fare. Poi quando giochiamo, sono i ragazzi che se lo devono ricordare. Le preventive ormai le fanno tutte. Mi dispiace, mi dispiace perché a Bologna ci siamo persi nel momento in cui stavamo ancor di più spingendo. E quando spingiamo, lo facciamo con troppi uomini. Vogliamo tutti partecipare all’azione offensiva. Proprio non riescono a capire che se ci sono cinque che attaccano, due devono stare almeno come sentinelle. E poi, ci sono i difensori. Invece, attacchiamo tutti, su tutta l’ampiezza del campo. Così basta un rimpallo, basta rivedere l’azione. L’abbiamo rivista. È stato un rimpallo perso, abbiamo preso un contropiede, non abbiamo fatto fallo, siamo andati a chiudere in tre o in quattro sul portatore di palla dentro l’area, la palla è scivolata dall’altra parte. Ma dico di più, la cosa brutta è che abbiamo preso gol subito dopo e per 4-5 minuti eravamo stati come morsi dalla tarantola. Abbiamo rischiato di prendere anche il terzo. Questo non dobbiamo farlo. E mi chiedo, perché a Tottenham siamo stati sul pezzo fino in fondo? Abbiamo fatto la nostra partita, invece adesso no? Io li interrogo i ragazzi, la risposta ce la deve dare solo il campo. Noi lavoriamo per questo. Oggi in partitella tutti dicevano “le preventive”, si parlavano. Mi auguro che a forza di essere la squadra che ha subito più ripartenze di tutta la Serie A, si migliori. Ci giocano su questo, io ci giocherei”.
Rispetto al suo arrivo, la Roma è migliorata?
“Me l’aspettavo così, quando si cambia l’allenatore, il terzo in questo caso, è perché la squadra non sta andando bene. Il morale è a terra, l’autostima è a terra, ci sono dei problemi. E me li aspettavo. Adesso li abbiamo risolti. I ragazzi vengono qui con la voglia di far bene. Si lavora duramente, mi dovete credere. Al di là delle partite. Dico una cosa che può risultare strana, ma con il Como – gara in cui abbiamo perso – abbiamo corso molto di più che contro la Lazio. Per cui correre non è tutto. È correre bene che è importante. Alcune volte questi ragazzi, da quando ci sono io, corrono un po’ troppo per entusiasmo. No, dobbiamo essere intelligenti in campo. La squadra adesso si è assestata, stiamo facendo sufficientemente bene. Non sono contento soltanto per le transizioni che prendiamo, ma anche su altro su cui batto sempre il tasto. Per cui mi auguro che piano piano questi ragazzi riescano a metterle in campo”.
Sta parlando con Cristante? Lo sta rassicurando sul suo ruolo nella Roma? Lo rivedremo con la maglia della Roma?
“Sicuramente. Sicuramente lo rivedremo. Sicuramente ci parlo. Lui adesso ha ricominciato ad allenarsi sul campo. Tutti i testi sono a posto. Deve solo aumentare i carichi di lavoro in campo. Tra nuoto e corse ne ha fatti tantissimi. Deve riprendere il passo. Mi auguro di averlo in gruppo dalla prossima settimana, disponibile in gruppo. Non avrà i novanta minuti, ma sicuramente è un altro conto, averlo comunque disponibile nel gruppo”.
A Bologna si sono viste diverse incertezze nel corso della gara. È questa la squadra di Claudio Ranieri?
“Se mi conosce un po’, no. La squadra di Claudio Ranieri dovrebbe giocare in avanti. Per questo dico che stiamo lavorando. Come sull’autostrada, “stiamo lavorando per voi”. Io sto lavorando per me, cercando di immettere le mie convinzioni. A volte ce la facciamo, a volte torniamo indietro. Non sono uno da possesso palla, a me non piace. Stiamo lavorando. E solo così possiamo migliorare”.
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