Queste sono state le sue parole.
Cosa salviamo di questa partita?
“Ci sono stati dei momenti positivi, nei quali abbiamo fatto delle cose giuste e momenti negativi, di poca intensità, che non mi sono piaciuti. Il risultato è negativo, ma è meglio un punto, mettiamola così. Però oggi non possiamo essere molto soddisfatti della prestazione”.
Dentro queste prestazioni non positive ci sono errori individuali che condiziono il risultato: questi episodi negativi sono questioni tecniche o sono dei giocatori poco tranquilli, un po’ tesi, e la tensione fa fare questi errori?
“Non so che dirti, li stiamo commettendo. Capita. Può anche essere uno stato mentale. Mi dispiace perché i ragazzi stanno dando tutto - ci mettono il cuore, l’anima - e non riusciamo a raccogliere quello che vorrebbero”.
È mancata l’attenzione su una situazione che si poteva gestire meglio.
“Sono d’accordo. Abbiamo fatto una partita non brillantissima. Il secondo tempo parte bene: hai un’occasione con Shomurodov, poi Baldanzi prende il palo e dopo segni. Purtroppo, stiamo facendo degli errori individuali che paghiamo. Nel calcio è così. Ci sono delle partite dove non sei brillante ma le puoi portare a casa e in questo momento non riusciamo a essere sufficientemente tosti per vincere anche quando non sei brillante”.
C’è una via di fuga, c’è una soluzione? Pensava di poter trovare prima la ricetta per risolvere questa negatività che vi circonda?
“Sì, lo pensavo. Ci sono stati dei momenti molto positivi nei quali ci sono mancati i risultati che ci avrebbero dato slancio. Anche oggi, se avessimo vinto, saremmo stati molto contenti: abbiamo creato delle cose giuste per vincere, però accade sempre qualcosa…
È giusto che ci sia questa negatività, perché i risultati non sono buoni, però tu devi essere forte, resiliente, devi andare oltre. Ci vuole forza del gruppo per uscire da questa situazione”.
Si aspetta un arrivo della Presidenza a Roma, un faccia a faccia con Dan e Ryan Friedkin per cercare di capire che cosa succede, che cosa accadrà anche nei suoi confronti?
“Sinceramente, in questo periodo ho pensato solo ad allenare, a preparare le partite. Ero concentrato nel fare bene il mio lavoro, cercando di fare il massimo in quello perché su altre cose non posso influire. Continuerò così. Non posso e non voglio entrare in altre discussioni”.
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