All'epoca, nel 2001, Francesco Totti e Damiano Tommasi. Oggi, nel 2024, Artem Dovbyk e Mats Hummels.
La notizia è rimbalzata nella serata del 4 settembre, proprio poco dopo l’annuncio del Club giallorosso dell'ingaggio del difensore tedesco.
Ultimo colpo in ordine di tempo di un mercato che ha visto 12 volti nuovi arrivare a Trigoria, con un impegno non indifferente della Proprietà per rinforzare e ringiovanire la squadra.
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Dovbyk e Hummels, si diceva. Entrambi insigniti con la nomination per il trofeo individuale più ambito a livello calcistico, arrivato all’edizione 2023-24. Entrambi riconosciuti per le enormi stagioni disputate rispettivamente con il Girona e il Borussia Dortmund. Per Dovbyk hanno parlato i gol. 24 segnati in 36 partite disputate. Capocannoniere della Liga 2023-24 con la maglia del Girona, qualificato poi per la fase a gironi della Champions League per la prima volta nella loro storia. Il “Pichichi” del massimo torneo spagnolo, anticipando bomber e fuoriclasse del calibro di Lewandowski (19), Bellingham (19), Griezmann (16), Morata (15).
Hummels per aver contribuito in modo fattivo al raggiungimento della finale di Champions League dei gialloneri, dominando più volte le partite, decidendo la semifinale contro il PSG, vincendo in due occasioni il premio MVP del match e fornendo 133 passaggi filtranti in tutta la competizione. Meglio di tutti gli altri colleghi di reparto. Alcuni particolarmente illustri come Ruben Dias e Marquinho.
Dopo il terzo scudetto giallorosso, vennero inseriti nella lista dei papabili Francesco Totti e Damiano Tommasi. Il primo, capitano della Roma vincente di Fabio Capello con 13 gol segnati in campionato e prestazioni da fuoriclasse. Il secondo, autentica rivelazione della stagione tricolore, con un rendimento paragonabile alla fusione dei migliori Matthaeus e Rijkaard.
Quell’edizione del “Ballon d’Or” – 2000-01 – se l’aggiudicò Michael Owen, con Totti classificato al quinto posto con 57 voti, mentre Tommasi si piazzò 18esimo al pari di altri (Elber, Hyypia, Mendieta, Olisadebe, Roberto Carlos, Ebbe Sand) con 2 segnalazioni.
Tornando all’attualità, alle nomination dell’anno 2024, da segnalare anche la candidatura di Manuela Giugliano per la categoria femminile. In questo caso si scrive la storia, per diversi motivi. È la prima giallorossa di sempre ad entrare nella particolare graduatoria dell’elite europea.
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Non solo, è anche la prima calciatrice italiana a riuscirci. Non a caso, sulle spalle della maglietta della Roma ha quel numero là, che solo i grandissimi indossano. Il dieci. Scusate se è poco.
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