Un momento che ha fatto bene al cuore di tutti coloro che hanno partecipato alla sesta edizione del Torneo Agostino Di Bartolomei.
L'evento si è svolto il 28 maggio a Trigoria, a due giorni dal trentennale della scomparsa di Ago, con la partecipazione della rappresentativa under 12 della Roma, che ha vinto il torneo, e delle società Pro Roma, Alba 1907 e Fortitudo.
Bandiere, striscioni, le immagini di Ago presenti sugli spalti del campo intitolato proprio a lui. Una di queste era accompagnata dalla sua storica frase "Esistono i tifosi di calcio e poi esistono i tifosi della Roma", frase più che mai attuale come ha dimostrato anche il pomeriggio di ieri. "Trent'anni che, pensando a te, ci sembra ancora di udirlo: "Vediamo di arrivarci col vessillo... Agostino per sempre", si leggeva su uno striscione affisso su una delle grate del campo.
Emozione negli occhi e nei volti di tutti, dai giovani calciatori a chi ha condiviso il campo con Di Bartolomei. Dal suo primo allenatore nel settore giovanile, Gianfranco Murgia, ai compagni di squadra Francesco Cappelli, Michele De Nadai, Alberto Faccini, Luciano Giudo, Angelo Orazi, Guido Ugolotti, Giancarlo De Sisti, Franco Peccenini, che con Ago ha condiviso anche gli anni della Primavera, come Giuseppe Cascini, Stefano D'Aversa, Valter Gamberoni, Romolo Santolamazza, Antonio Sellitri, Mario Varano ed Ezio Sella.
Un applauso spontaneo si è levato al momento dell'arrivo di Luciano Tessari, ex portiere della Roma, tecnico del settore giovanile e della Prima Squadra, storico vice allenatore di Nils Liedholm. A quasi 96 anni, Tessari non ha voluto mancare per omaggiare lo storico capitano giallorosso.
"E' una grande emozione essere qui”, ha detto al momento delle premiazioni il General Counsel della Società Lorenzo Vitali, che ha portato i saluti da parte della famiglia Friedkin e della CEO Lina Souloukou. “Ringrazio la famiglia Di Bartolomei, i nostri giovanissimi calciatori che hanno onorato il torneo, le nostre legends, i colleghi che hanno profuso un grande sforzo organizzativo e il pubblico, ancora una volta straordinario, che ha confermato la passione e l'amore del popolo romanista".
Durante la cerimonia ha preso la parola anche Bruno Conti, che con Agostino ha condiviso i successi in Primavera e in Prima Squadra, oggi dirigente del settore giovanile. Questo il suo ricordo: "Da giovanissimo ero a Nettuno e sono stati invitato da un mio cugino per una partita di calcetto. La sera prima non ho dormito perché avevo saputo che c'era anche lui e il pensiero di giocare con Agostino Di Bartolomei mi emozionava.
L'anno dopo mi ha preso la Roma, lui mi ha accolto a braccia aperte e mi ha dato tantissimi consigli. È stato un grande leader, un grande uomo e un grande capitano. Ringrazio la Società che non lo dimentica mai e mando un grande abbraccio alla famiglia".
Un grande applauso ha accompagnato il saluto di Luca Di Bartolomei: "Il mio grazie va ai tifosi, che non hanno mai dimenticato Agostino, alla Società, ai suoi indimenticabili compagni di squadra, a mister Tessari che è una meravigliosa fotografia nel mio cuore e nella mia anima. Trovare persone così giovani a 96 anni è meraviglioso. Mi trovo a valle di questi 30 anni con un ricordo e un insegnamento non tanto di Agostino, quanto vostro.
Vi ringrazio per aver fatto sì che da un gesto scellerato sia nato e continui a nascere qualcosa di bello. Agostino va ricordato come una persona seria, non con l'ultimo atto della sua vita, ma anche con quello. Oggi c'è tanta necessità di empatia e di affetto. In tanti possiamo trovarci in difficoltà, ascoltare e aprire il cuore è importante in ogni giorno della nostra vita".
A rappresentare tutti i suoi ex compagni è stato Giancarlo De Sisti: "Ho avuto il piacere di allenarmi e giocare con Agostino. Con i suoi silenzi e le sue riflessioni a volte non si riusciva a capire che dentro il suo cuore batteva qualcosa di importante.
Era un uomo saggio, un calciatore fortissimo. Aveva tecnica individuale, senso della posizione, un piede d'oro. Era un ragazzo buono che si metteva al servizio dei compagni di squadra. Non ha parlato mai male di nessuno, ha sempre aiutato tutti. Va inserito tra le leggende non solo della Roma, ma di tutti i tempi".
E il tempo di oggi va avanti con piccoli calciatori che, mentre si comincia a disallestire il campo, continuano a giocare a calcio.
Un'immagine che sarebbe piaciuta ad Ago.
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