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    Mourinho: “Sono contento della qualità del gioco e della personalità”


    Queste sono state le parole di mister Mourinho dopo la trasferta con la Juventus.

    La Roma ha avuto personalità, è mancata un po’ di concretezza.

    “Esatto, abbiamo parlato di questo prima della partita. Infatti, abbiamo creato più di quello che uno si aspetta contro il muro di Torino. Perché difendono come un muro, in modo compatto: è molto difficile. 

    Soprattutto nel primo tempo, sullo 0-0, siamo stati la squadra con più qualità di gioco. Abbiamo preso un palo, abbiamo fatto due, tre situazioni pericolose. Abbiamo creato tanti problemi alla Juventus dal punto di vista strategico, con la posizione di Paulo e quella di Bove, che si apriva da sinistra, lontano da Gatti. 

    È mancato il gol, perché contro la Juve, se ti difendi in blocco basso, anche loro incontrano delle difficoltà a creare.  

    All’inizio del secondo tempo, abbiamo preso gol per due rimbalzi - mi è sembrato - e dopo ovviamente è diventato tutto più difficile. Loro si sono abbassati e il loro muro è strutturato, è composto da giocatori forti in quella situazione. È veramente un peccato per noi, perché il risultato avrebbe potuto essere completamente diverso. Ma per quello che avevo preparato con i giocatori dal punto di vista tattico, strategico, sono contentissimo delle nostre decisioni e della personalità dei calciatori. Ovviamente, quando perdi, quello che interessa sono i punti”.

    Nel 2023, lontano dall’Olimpico, negli scontri diretti, la Roma è una squadra un po’ diversa, come se fosse umorale, emotiva. Si è dato una spiegazione?

    “Ovviamente, in casa siamo più forti, ma penso che non riguardi solo noi: per qualche squadra che gioca in casa e che ha un tifo importante, questo fa la differenza. Quando si parla della Roma, si deve parlare della Roma con il rispetto per quello che noi stiamo facendo: noi allenatori, noi giocatori. Per il lavoro che stiamo facendo con le difficoltà che abbiamo. 

    In merito ai risultati fuori casa, sono io il primo a dire che manca un po’ di personalità, un po’ di imporsi nel proprio gioco. Ma la verità è che oggi non è successo. Contro una squadra che lotta per lo Scudetto, che era ultra-motivata dal risultato di ieri dell’Inter, che è fortissima difensivamente, abbiamo fatto una partita coraggiosa. Siamo stati la squadra più forte nel primo tempo. Il gol ovviamente cambia la prospettiva. 

    Nel primo tempo, la Juve era in difficoltà e dopo, sull’1-0, la pressione psicologica si è abbassata e si sono trovati a loro agio con quel modo di giocare. Abbiamo avuto tanto palla e tanto approccio al loro terzo, senza grandissime opportunità, anche se penso che la conclusione di Paulo da fuori fosse buonissima per fare gol. Questo, nel secondo tempo: del primo non voglio nemmeno parlarne. E anche Bryan ha avuto un tiro che mi sembrava indirizzato verso la rete.

    Sono contento della qualità del gioco e della personalità. Naturalmente, il risultato è quello che interessa”.

    È un peccato anche perdere un Ndicka così in crescita.

    “Esattamente”.

    Le chiedo se avrà il suo difensore a inizio gennaio.

    “Guarda, sono molto, molto contento dell’evoluzione di Ndicka e anche di Kristensen. Penso che Kristensen fosse dentro l’azione del gol, nel rimbalzo, e che Ndicka fosse in una posizione che magari è di onside, invece di offside, ma la crescita di questi due ragazzi è un orgoglio per me che li alleno ed è ovviamente un peccato, perché Ndicka adesso va via. Ma è un orgoglio vedere un Bove che arriva qui e gioca in questo stadio con la personalità con cui ha giocato. 

    Ci sono tante cose che mi rendono tremendamente orgoglioso del lavoro che stiamo facendo tutti insieme. E come dicevo prima, il risultato interessa, avrebbe potuto essere diverso. Penso che avremmo meritato un risultato diverso. Ma la realtà è questa: 1-0, tre punti per loro, complimenti a loro”.

    Ma arriverà questo difensore a gennaio?

    “Non lo so, non ti posso dire. In questo momento, sto pensando già alla prossima partita con la Cremonese, credo senza Ndicka e senza un nuovo difensore, e con i giocatori che ho a disposizione. È una partita che ovviamente vogliamo vincere”.

    Buoni propositi per il 2024: andare in Champions?

    “Essere felice e rendere felici gli altri. Se arriveremo lì, sarà stata una cosa assolutamente fantastica, per le nostre condizioni, per le nostre limitazioni. Ma come dicevo prima, se tu non sogni, non arrivi mai. Noi sogniamo e lavoriamo tanto per farcela”.