Qual è il punto di forza dell’Ajax e come pensa di contrastarlo?
“L’Ajax è un’ottima squadra, lo ha dimostrato nella prima partita del girone: ha fatto un risultato importante contro una squadra forte come il PSG. È una squadra molto giovane, rispecchia la tradizione del club, perché ha sempre puntato sui giovani calciatori e sulle giovani calciatrici.
Credo sia un club e una squadra da prendere a esempio. La partita di mercoledì scorso lo ha dimostrato, perché hanno grande voglia di fare, sono determinate, corrono tanto, sono tecniche. Sarà sicuramente una partita molto difficile”.
Cosa ha capito dopo la partita in Germania, la Roma è a un livello sufficiente per qualificarsi? E l’Ajax è un livello superiore rispetto a quanto ci si aspettava?
“La partita di Monaco ci ha detto diverse cose. La prima è che abbiamo fatto una partita importante contro una squadra forte, forse la più forte del girone.
La cosa bella è stata soprattutto avere recuperato un risultato che nella maggior parte dei casi è veramente difficile da riprendere, perché quando sei sotto di due gol contro una squadra come il Bayern Monaco, non è semplice. Invece noi, forse nel momento più difficile, abbiamo alzato i ritmi e questo ci ha permesso di recuperare il risultato. Questo vuol dire che forse siamo sulla strada giusta per arrivare a questo livello.
Noi non abbiamo mai pensato che l’Ajax potesse essere la Cenerentola del girone, perché dopo il sorteggio siamo andati a vedere la loro classifica e in campionato stanno facendo cose importanti, con giovani molto forti, interessanti.
Non pensiamo quindi che sia la Cenerentola del girone. Anzi, è la squadra che sta davanti: ha 3 punti. Sarà una partita difficile, e sarà una partita importante, perché dall’altra parte ci sarà Bayern-PSG e, in caso di vittoria, possiamo sfruttare questa situazione.
Però, il girone è ancora lunghissimo. Dobbiamo pensare intanto a questa partita, che nasconde delle insidie incredibili, perché per mentalità l’Ajax verrà a giocarsela tranquillamente. Ha una mentalità incredibile: non è una squadra che specula.
È una partita da tripla, ma che vogliamo giocarci alla grande. Spero che la partita di Monaco ci abbia dato quella consapevolezza in più”.
Firmerebbe per un pari?
“Per un pari non firmo mai. Quindi, no. Ma è una partita da tripla, perché l’Ajax non verrà qui per fare un pareggino o per difendersi. È una squadra votata all’attacco: attacca con tante giocatrici.
Ma noi dobbiamo provare con tutte le nostre forze a prendere i tre punti, perché possono metterci in una condizione molto favorevole per il proseguo della stagione”.
Ha in mente di fare qualche cambio in mezzo al campo? Si potrebbe rivedere Greggi dal primo minuto? E Bartoli come sta? E poi una domanda su Camelia: l’altra volta c’era Feiersinger in conferenza e ha giocato dal primo minuto. Questo può essere l’indizio che giochi Ceasar domani?
“(coach Spugna ride, ndr) Intanto, Camelia è stata brava a parlare del dualismo. Per me non c’è un dualismo, come non ci sono ruoli. Loro devono avere la consapevolezza che c’è fiducia, e non è una partita in più o una in meno che te la toglie.
Camelia ha detto bene, ci sono tante competizioni, ci sono tante giocatrici forti. Devono stare tutte serene e tranquille. E quando vengono chiamate in causa, devono rispondere bene, come stanno facendo in questo momento.
Rispetto a domani, dovremo fare la nostra partita. Probabilmente, sarà differente da quella di Monaco: il Bayern è la squadra nettamente più fisica del girone.
Ma ripeto, in Champions tu programmi e pensi certe cose e poi l’andamento della gara te ne dice altre, perché non sai mai cosa salta fuori. Loro sono una squadra veloce, imprevedibile. Hanno giocatrici capaci di cambiare molte volte ruolo o posizione, perché ci sono calciatrici come Noordam che trovi a fare il basso di destra, poi l’interno di sinistra, e poi l’attaccante da un’altra parte.
Quindi, diventa anche molto complicato anche pensare a quale squadra scenderà in campo. Ma secondo me, come princìpi, l’Ajax cercherà di attaccare sempre, perché davanti ha delle giocatrici forti. Però, noi dovremo cercare di imporre il nostro gioco, siamo una squadra che, se riesce a comandare la partita, anche in campo internazionale possiamo fare bene, possiamo dire la nostra. Cercheremo di fare questo”.
La sfida con il Bayern ha lasciato maggiore consapevolezza nelle ragazze?
“Mi auguro di sì. Queste partite sono importanti, perché dobbiamo crescere continuamente. Queste gare ci danno la possibilità di misurarci con delle giocatrici fortissime.
Quando esci da una partita come quella di Monaco con una buona gara fatta, e soprattutto con un risultato positivo, questo ti deve dare una consapevolezza in più. E te la devi portare dietro durante la settimana, quando ti alleni, e in campionato, e ovviamente in Champions. E domani è un’occasione importante per poterlo dimostrare”.
Dov’è, se c’è, il limite di questa squadra? E le volevo chiedere se vi rendete conto che ogni volta fate un passettino in più.
“Mi auguro di farlo sempre questo passettino in più. Noi vogliamo farlo. Ma ripeto sempre che la Champions è una competizione veramente difficile. Ogni anno si presentano squadre veramente forti.
Ma noi vogliamo farci trovare pronte. Quindi, domani ce la giocheremo, cercando di fare i tre punti. Se ci riusciremo, ci metteremo in una condizione di classifica veramente favorevole. E dopo, forse potremo cominciare a tirare qualche somma e a capire a che punto possiamo essere dentro questo girone, che reputo il più difficile dei quattro.
Se dovessimo essere protagoniste fino alla fine per il passaggio del turno, potremo iniziare a pensare che qualche grande passo in più lo avremo fatto”.
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