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Spugna: "Il 3-0 rende più agevole il ritorno, il pubblico di Roma è stato fantastico con il Vorskla"


"In Europa di scontato non c'è nulla. È stato difficile giocare contro una squadra che si è difesa con tutte le calciatrici possibili".

Queste sono state le parole di coach Spugna ai media del Club dopo la vittoria con il Vorskla!


Che non sarebbe stata una partita scontata lo avevamo detto: la Roma ha creato tantissimo nel primo tempo, che si è però chiuso sull’1-0.

“Di scontato in Europa non c’è nulla. È stato difficile giocare contro una squadra che si è difesa con tutte le calciatrici possibili: a un certo punto erano in dieci dentro l’area di rigore. Dovevamo essere un po’ più lucide nel gestire meglio determinati spazi, provando a cercare gli spazi muovendo un po’ di più la palla.

Ma alla fine abbiamo fatto tre gol e le occasioni create sono state tante. Ripeto, forse abbiamo forzato un po’… C''era la voglia di fare gol, di risolverla nei primi minuti, ma siamo andate a scontrarci contro tante magliette bianche, e quindi abbiamo incontrato delle difficoltà”.

Cosa ha detto alle ragazze tra primo tempo e secondo tempo?

“Ho detto solo che dovevamo muovere palla più velocemente, ma avere la pazienza di andare a concludere, perché tante volte forzavamo la conclusione in modo non corretto, e questo ci portava a sbagliare sotto porta, ad andare al contrasto con loro. E invece dovevamo calciare in maniera più pulita.

Tutto lì. Poi, ripeto, lo abbiamo fatto: nel secondo tempo abbiamo avuto due, tre situazioni nitide e abbiamo fatto gol. E in vista del ritorno, questo ci mette in una condizione molto più agevole”.

Nel prepartita aveva chiesto l’applauso del Tre Fontane, e ne arrivato più di uno. Il rispetto è regnato per tutta la gara e anche nel finale.

“Assolutamente. Il pubblico a Roma è sempre fantastico per queste cose. Loro vivono una condizione non semplice, ed era giusto accoglierle così, dando loro la possibilità di vivere una settimana in tranquillità. Adesso giocheremo un’altra gara con loro, quella di ritorno, ma era davvero necessario che venissero accolte in questo modo”.