Serie A, Domenica, 15 DIC, 18:00 CET
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    Mourinho: “La squadra è stata squadra, ringrazio i tifosi per l’appoggio”


    Così mister Mourinho ha commentato la vittoria della Roma con il Frosinone.

    Abbiamo avuto l’impressione di rivedere la Roma dell’anno scorso, che va sull’1-0, gestisce la partita e non prende gol: anche lei ha avuto la stessa impressione?

    “Nel primo tempo abbiamo concesso un paio di buone opportunità, con una linea difensiva composta da un centrocampista e da un ragazzo arrivato un paio di mesi fa. Ma ci sono stati compattezza di squadra, il bel lavoro dei due esterni dal punto di vista difensivo, il grandissimo sforzo di Bove e di Paredes, e i due ragazzi offensivi che anche senza palla ci hanno dato una mano. 

    La squadra è stata bene in campo. È stata squadra, ed è una cosa che mi piace sempre, contro un avversario che di Serie B non ha niente: è un’ottima squadra, benissimo organizzata, che ha giocatori di qualità, che mi è piaciuta quando l’ho analizzata e mi è piaciuta oggi”.

    Quattro gol in cinque partite per Lukaku, è tornato al gol anche Pellegrini, uscito sfinito dal campo: quanto è importante avere ritrovato anche i gol del capitano?

    “Pensavo che sarei stato responsabile anche per i gol non segnati da Lukaku. Almeno su questo nessuno mi può accusare, perché Romelu continua a segnare. Romelu segna qua, segna al Manchester, segna all’Inter: segna dove va. Romelu è Romelu, e per fortuna io non sono un allenatore capace di distruggere la qualità di Romelu”.

    Cosa l’ha infastidita in questi giorni, quali voci le sono state riportate, che le portano a dire “non sono io il problema”?

    “È quello che ho spiegato ieri (in conferenza stampa, ndr), non penso che debba rispiegarlo oggi. Tre mesi fa io ero il pazzo, tre mesi fa io ero voluto da tutti, tre mesi fa gettavo nel panico chi temeva che me ne andassi. E tre mesi dopo, per avere avuto un inizio di campionato che, devo dire, è stato orribile a livello di risultati ma anche multifattoriale, è cambiato tutto. 

    Il fastidio non è un problema. Oggi, sapevo che i ragazzi - vincere o no - avrebbero dato una manifestazione di quello che siamo noi: siamo amici, siamo squadra, siamo uniti. Io sono molto, molto contento che hanno vinto la partita. Sono molto contento per loro. Perché quando perdi una gara come abbiamo fatto noi a Genova, non è facile: bisogna essere equilibrati, bisogna avere la struttura mentale per entrare in campo.

    Però devo anche dire che noi non abbiamo mai avvertito una contrarietà da parte dei tifosi: sul pullman, abbiamo sentito un appoggio incredibile. Io li ringrazio, perché oggi magari qualche ragazzo avrebbe potuto sentire un’accoglienza diversa, però a giudicare dall’accoglienza sembrava che a Genova avessimo vinto. Per questo, io li ringrazio”.

    Era in campo a Genova assieme ai suoi giocatori dopo la partita ed era in campo oggi durante il riscaldamento…

    “Ma non dopo la partita”.

    Perché ha lasciato che la vittoria se la prendessero loro?

    “Certo. Perché io sono fatto così. Perché sono stato sempre il loro porto sicuro nei momenti difficili e in quelli facili mi sono messo da parte, facendo fare a loro le foto”.

    Oggi erano in tribuna anche Dan e Ryan Friedkin: le fa piacere questo sostegno, questa presenza della Società. Non lo chiedo se avete parlato di futuro, perché credo che la partita fosse più importante.

    “Continuate a parlare di futuro: io non devo parlare di futuro. Io ho un accordo con la Roma fino al 30 giugno e questo contratto per me è serio, come ho spiegato”.

    Sente la Società vicina, comunque.

    “Non sento, non devo sentire, e non devo neanche parlare. Cosa posso dire? La proprietà è la proprietà. E un allenatore deve rispettare la proprietà e non fare alcun tipo di commento. Sono contento anche per loro, perché ovviamente vogliono vincere, e ovviamente sono dispiaciuti per il pessimo risultato di giovedì a Genova. E oggi saranno nuovamente contenti per il risultato della squadra. 

    Io lavoro per loro, io lavoro per i romanisti. E lavoro per i giocatori. Quando facciamo bene, sono contento”.

    Quando pensa di recuperare un po’ di giocatori in difesa?

    “Oggi stavo guardando la difesa, e quando Bremer si è fatto male e Max (Allegri, ndr) ha messo Rugani, io ho detto ‘sei fortunato, Max’. Noi purtroppo non abbiamo Smalling e Llorente. Dobbiamo aspettare. Sicuramente, giovedì non ci saranno. 

    Un miracolino potrebbe essere ritrovare qualcuno a Cagliari. Vediamo, non voglio essere troppo ottimista. Anche riavere Renato sarebbe un bene, perché quando Bryan gioca dietro, Renato è un calciatore di forza, di corsa, e ne abbiamo bisogno. Dobbiamo aspettare, dobbiamo lottare con quelli che abbiamo, come abbiamo fatto oggi”.