Di famiglia congolese - il padre emigrò in Belgio per cercare fortuna - Romelu Lukaku Bolingoli è nato ad Antwerp il 13 maggio 1993.
Iniziò a dare i primi calci a un pallone a 5 anni, nel club locale Koninklijke Rupel Boom FC. Poi KFC Wintam, Lierse e, nel 2006, il salto nelle giovanili dell'Anderlecht.
Esordisce nel calcio professionistico nell'Anderlecht nel 2009. Nel 2011 si trasferisce in Inghilterra, al Chelsea. Fino al 2019 resta in Premier League, vestendo anche le maglie di West Bromwich, Everton e Manchester United.
Nel 2019 passa all'Inter dove resta per due stagioni. Nel 2021 torna al Chelsea e nel 2022 è di nuovo all'Inter. Il suo score nei club recita: 589 partite, 280 gol.
All'Anderlecht, Jean Kindermans era il capo del Settore Giovanile e Ariel Jacobs era l'allenatore. La gente li prese per pazzi, quando si venne a sapere che volevano far esordire un ragazzino di 16 anni in Prima Squadra.
Il ragazzino Lukaku si laureò capocannoniere con 15 gol in 25 presenze, oltre a offrire 5 assist. L'Anderlecht vinse il campionato. Nessuno disse più una parola.
Romelu era ormai in Prima Squadra. C'era il rischio che si sentisse arrivato. A scuola non andava benissimo: non è facile conciliare gli allenamenti con gli impegni scolastici.
Un giorno, assiste dalla panchina a un infortunio gravissimo. Un compagno all'Anderlecht si rompe una gamba.
A fine partita, il tecnico chiama a sé il giovane Lukaku. "Mi disse: Hai visto cosa può succedere nel calcio? Tu devi finire la scuola". Romelu ascoltò il consiglio paterno del suo allenatore, e terminò gli studi.
Il 10 febbraio 2009, a 15 anni e 9 mesi, Lukaku segna con l'Anderlecht – allenato dall'ex centrocampista dell'Udinese Johan Walem – il primo gol in Italia. Lo fa in una gara del Torneo di Viareggio, disputata a Cogoleto.
La marcatura la realizza al Genoa, in una partita che terminerà 2-2. Nella squadra rossoblù, sempre in attacco, si nota un 16enne ligure, nato a Savona: tale Stephan El Shaarawy...
"A CR7 invidio il dribbling e il tiro, mentre penso che lui invidi un po' la mia forza e la mia mira".
"Ho bisogno di competizione. Se qualcuno dice che Tizio o Caio è più bravo di me, io mi allenerò più duramente".
"Se non hai l'ambizione di essere uno dei migliori, ci sarà sempre qualcuno che verrà e prenderà il tuo posto".
"Le persone sono solite dire: 'Rom non gioca con passione'. Io ce la metto, ma non lo mostro troppo perché nella mia testa sono un ragazzo che pensa molto a come vincere la partita".
"Ho un buon rapporto con lui. Mi fa ridere, fa ridere i giocatori, è come un padre. Lotta per i suoi giocatori, è una persona genuina. Se non sei contento, non devi nascondere le tue emozioni".
"Le persone dovrebbero apprezzarlo. Per fortuna al mondo esistono persone autentiche come lui. Gran parte degli allenatori di questo campionato, se non sono contenti cercano un modo per sembrare di esserlo".
"Lui vuole rimanere sé stesso, non rifugge il confronto. E bisogna rispettarlo per questo. Vuole davvero farci migliorare. È una persona normale, ci intendiamo bene. Ha un buon rapporto con tutti".
Lukaku ha giocato agli ordini di José Mourinho in Premier League, in due momenti diversi: prima con il Chelsea (2013-14), poi con il Manchester United (2017-18).
Il centravanti belga, sotto la guida del portoghese, conta 76 partite giocate, con 33 gol segnati e 10 assist. Mourinho è il quarto tecnico con cui conta più gare in carriera, prima di lui ci sono Roberto Martinez, Ariel Jacobs, Antonio Conte.
La bacheca personale di Romelu conta 6 titoli conquistati in carriera, con tre club diversi, di tre nazioni differenti.
1 campionato belga (Anderlecht 2009-10), 1 coppa d'Inghilterra (Chelsea, 2012), 1 campionato italiano (Inter, 2020-21), 1 mondiale per Club (Chelsea, 2022), 1 Supercoppa Italiana (Inter, 2023), 1 Coppa Italia (Inter, 2022-23).
Dopo Radja Nainggolan arrivato nel 2014, Thomas Vermaelen nel 2016, Mile Svilar nel 2022, Romelu Lukaku diventa il quarto giocatore della storia giallorossa nato in Belgio.
Con Nainggolan e Svilar, Lukaku condivide la stessa città di origine: Anversa. Vermaelen, invece, è di Kapellen.
Potete seguire Romelu su Instagram e su Facebook.
Con 8,9 milioni di followers su Instagram, il belga diventa il terzo giallorosso – della rosa 2023-24 – con più seguito sul popolare social network. Prima di lui ci sono Paulo Dybala (57,3 milioni) e Leandro Paredes (10,1 mln).
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