Serie A, Domenica, 15 DIC, 18:00 CET
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    Mourinho: “Cercheremo di essere equilibrati”


    José Mourinho ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Feyenoord-Roma, andata dei quarti di finale di Europa League.

    Ecco le parole del tecnico giallorosso.


    Che avversario si aspetta in questo turno di Europa League? E poi, a proposito di Smalling: sembra aver trovato un’intesa con la Roma per il rinnovo. Può essere un segnale anche per il futuro che la riguarda?

    “Se è così, sarà un’ottima cosa per Smalling e per la Roma. Per Smalling perché è felice, ha trovato un livello e una consistenza che gli mancavano in precedenza. Ottimo per la Roma perché è un giocatore che sta avendo un rendimento fantastico. È un matrimonio perfetto, ottimo per tutti e due. Io sono io e Smalling è Smalling. Una cosa non c’entra nulla con l’altra.

    Sulla partita di domani non lo so. Veramente non lo so. Il Feyenoord in campionato è la squadra è più forte, i numeri sono molto chiari e obiettivi. Sarà sicuramente campione tra qualche settimana. Quando tu sei la squadra più forte, significa che ovviamente segni più di tutte le altre. E loro lo fanno.

    Noi non siamo la squadra più forte in Italia, non siamo la squadra più forte in Europa League, ma possiamo vincere. Giochiamo con quello che abbiamo. Noi abbiamo l’equilibrio. E cercheremo di essere equilibrati. Vedremo che partita sarà”.

    Con il rientro di diversi giocatori, la parola chiave per la rotazione dei giocatori può essere staffetta, all’interno della stessa partita? Tipo Pellegrini-Wijnaldum, Belotti-Abraham...

    “Non ragiono in questo modo. Io cerco di utilizzare sempre la squadra che può fare meglio. La gente che sta in panchina è preparata per giocare. Il lavoro che noi facciamo è per avere tutti disponibili. Anche durante il lavoro tattico specifico, i giocatori sanno chi sarà titolare e chi non lo sarà.

    Tutti sono preparati per giocare. Questa cosa di fare cambi automatici al minuto 60 non è il nostro modo di gestire le cose. Durante le partite cerchiamo di analizzare la partita, anche ascoltando il parere dei giocatori. Per esempio, a Torino il modo in cui Dybala mi ha guardato mi ha fatto capire di dover cambiare. Abbiamo questo tipo di rapporto tra noi. Dico che la gestione la facciamo più noi come squadra che io come allenatore”.

    Pellegrini per lei è sempre stato un calciatore fondamentale. Il ragazzo come sta? Ha perso posizioni nelle sue gerarchie? O è stato solo un momento a Torino?

    “È capitano, resta il capitano. È un giocatore importante, continua a essere un giocatore importante. Ha fatto una panchina in funzione del lavoro che ha fatto e che non ha fatto. Per noi era più importante giocare con El Shaarawy e Solbakken in quella circostanza.

    Per me non è cambiato niente. Lo scorso anno ha fatto più gol e più decisivo, vediamo alla fine della stagione. Magari il meglio di Lorenzo sta arrivando ora.

    Se gioca domani? Non lo dico”.

    Come stanno gli attaccanti dal punto di vista emotivo?

    “Stanno tutti e due benissimo. Tutti e due papà. Tammy per la prima volta, Belotti per la seconda volta. Tu puoi immaginare grande felicità. Sono due ragazzi felici. E io sono felici di averli.

    Non hanno giocato nell’ultima partita? Magari domani non giocano di nuovo, ma io continuo a essere felice di averli”.

    Sul Feyenoord, in cosa è migliorata questa squadra rispetto a Tirana?

    “Io non sono capace di pensare al Feyenoord di Tirana. Non sono capace. Sembra che per voi è una cosa permanente. Per loro anche sembra una cosa permanente.

    Per me il Feyenoord di Tirana si ripresenta in una cosa molto semplice: appena arrivo a Trigoria ogni mattina vedo la Conference League. E mi fa pensare che abbiamo giocato contro di loro. Però per me è una storia finita”.

    Allora le chiedo: quali sono le caratteristiche di questa nuova squadra?

    “La Roma è una squadra umile, con un allenatore umile. Che rispetta gli avversari. Cerchiamo di analizzare l’avversario al dettaglio. Cerchiamo di sapere tutto il possibile. Che cerca di ridurre l’imprevedibilità. E lo facciamo con umiltà.

    Abbiamo analizzato tanto del Feyenoord, è un’ottima squadra. Non è una squadra in cui puoi trovare difetti o punti deboli. È una squadra forte, che si sviluppa in questa liga olandese. È una squadra che fa tanti gol grazie anche ai suoi giocatori, è una squadra aggressiva, sa anche giocare diretto. Sembra anche un po’ una contraddizione con qualche parola che leggo.

    Il portiere sa giocare bene con i due piedi per giocare lungo. Abbiamo eliminato due squadre di qualità, il Salisburgo e la Real Sociedad, ora affrontiamo una squadra forte, che arriva con dinamiche di vittoria, che vincerà il campionato e che avrà una motivazione extra”.

    Che pensi dello stadio? Può essere una bolgia?

    “Ho perso già una volta contro il Feyenoord. Lo stadio può essere un fattore? Dipende. Mi dispiace che i nostri tifosi non possano venire qua. Ed è un problema che andrebbe risolto. Per la partita non sono preoccupato".