Serie A, Domenica, 15 DIC, 18:00 CET
Stadio Giuseppe Sinigaglia
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    Mancini: "Ci sentivamo più forti dell'Inter. E abbiamo vinto"


    Gianluca Mancini ha parlato al termine di Inter-Roma. Il difensore è stato tra i protagonisti del match vinto a San Siro.

    Ecco le sue parole.

    Vittoria importante dopo il ko con l’Atalanta.

    “Con l’Atalanta avevamo perso, ma eravamo consapevoli di aver fatto la miglior partita della stagione. Oggi siamo venuti qui a giocarcela, ci sentivamo più forti dell’avversario. Abbiamo sofferto, lottato su ogni pallone, e portato a casa il risultato”.

    Si nota un tuo labiale dopo il gol di Dybala: “Siamo più forti”. Era per dare consapevolezza al gruppo?

    “Come detto prima, in campo chi ha giocato a calcio si sente queste emozioni, questa consapevolezza che dovrebbe esserci sempre, oggi ce la sentivamo così. Abbiamo segnato l’1-1 con Paulo, dopo il gol mi è venuto di dire così. Oggi la Roma è stata più forte dell’Inter”.

    Perché non provate a giocare nella metà campo avversaria anche sullo 0-0 e non solo dopo aver subito il gol?

    “Vero. La partita non l’avevamo preparata come i primi 10-15 minuti. Non siamo andati a prenderli subito alti. Il mister l’aveva preparata per andarli a prendere alti, invece. Lasciare Acerbi libero nel giocare. È un limite che dobbiamo migliorare, ma non dipende dalla situazione tattica del mister e del suo staff. La preparano così loro, siamo noi a dover migliorare in campo. Dobbiamo andare ad aggredire le squadre”.

    Come avete preso la scelta di giocare senza un centravanti ad inizio gara?

    “Abbiamo lavorato questa settimana non totalmente insieme. Abbiamo lavorato insieme solo venerdì. Il mister ce l’aveva mascherata un po’ anche a noi. Poi oggi ci ha comunicato la formazione. L’abbiamo presa in modo normalissimo. Abbiamo attaccanti fortissimi, Tammy quando è entrato ci ha dato una grossa mano. In una rosa così devono essere tutti pronti ad entrare in campo. Complimenti a tutta la squadra”.

    Sulle palle inattive continuate a fare gol. C’è un segreto particolare?

    “Come tutte le cose, lavoriamo in allenamento anche sulle palle inattive. Ci sono due cose fondamentali, però. Chi le calcia, quasi la metà del gol, e il fatto di avere saltatori alti come me, Smalling, Abraham, Zaniolo, Ibanez, Cristante. È chiaro che quando vai a difendere è difficile confrontarsi e devi farlo alla morte. Prendere gol su palla inattiva fa un po’ rosicare”.