Conosciamolo meglio attraverso 10 curiosità.
Nato in Belgio ad Anversa, il 27 agosto del 1999. È alto 189 centimetri.
Mile è figlio d’arte, di Ratko Svilar. Anche lui portiere, in carriera legò il suo nome soprattutto al club dell’Anversa, prima da calciatore per una quindicina di anni dal 1980 e poi da allenatore.
Svilar inizia a giocare a calcio da piccolo in Belgio, seguendo le orme del papà. Scegliendo pure lo stesso ruolo del genitore, tra i pali.
A quattordici anni entra a far parte del settore giovanile dell'Anderlecht, qui si fa subito notare guadagnandosi la chiamata delle selezioni giovanili del Belgio, con le quali farà tutta la scalata, dall'under 15 all'under 21. Arrivato alla possibilità di rappresentare la selezione maggiore, Mile ha deciso di giocare per la Serbia, nazionale delle sue origini e con la quale ha esordito nell'agosto 2021.
Mile nell’Anderlecht non farà mai il debutto in prima squadra. L’esordio tra i professionisti in un club avviene in Portogallo nelle fila del Benfica.
È il 14 ottobre 2017, Svilar è titolare in Coppa di Portogallo contro l'Olhanense, partita vinta 1-0.
La presenza che lo mette al centro delle attenzioni del mercato internazionale, però, si verifica quattro giorni dopo l’esordio in Coppa di Portogallo.
Il 18 ottobre, in Champions League contro il Manchester United di José Mourinho, Svilar parte dal primo minuto tra i pali del club lusitano e diventa – in quel momento storico – il portiere più giovane ad esordire nella competizione, a 18 anni e 52 giorni, battendo il primato di Iker Casillas.
Al termine del doppio confronto di Champions League contro il Manchester United, il tecnico dei red devils spende parole al miele per Svilar.
“Per me è davvero talentuoso. Questo ragazzo è bestiale, è un fenomeno, un supereroe. Complimenti al Benfica per averlo fatto giocare subito, a 18 anni”.
In giallorosso, il portiere troverà Nemanja Matic come compagno di squadra. Il centrocampista serbo andò vicino a segnare il primo gol con la maglia del Manchester United proprio a Svilar, nella sfida di Champions contro il Benfica. Nell’occasione, cercando di intercettare un tiro potente dalla distanza di Matic, l’estremo difensore non è fortunato, causandosi un autogol dopo un rimpallo fortuito.
Mourinho, allora tecnico del club inglese, difese il portiere avversario del Benfica: “Solo un grande portiere incassa un gol come quello. Preferisco che il mio portiere incassi un gol così piuttosto che stia sulla linea di porta per novanta minuti”.
Il suo personal trainer, Jeroen Beeusaert, che lo accompagna nelle fasi estive di preparazione prima di unirsi alla squadra, ha così parlato di lui: “Alcuni atleti hanno bisogno di essere spinti, altri hanno bisogno di essere rallentati. Mile appartiene alla seconda categoria”.
Svilar nella Roma indosserà la maglia numero 99, come il suo anno di nascita. Stessa scelta che fece anche il collega di ruolo Gigio Donnarumma nel Milan, pure lui nato nel 1999.
La 99 della Roma, in passato, è stata sulle spalle di Ahmed Hussein Mido nel 2004-05, Justin Kluivert nel 2019-20. Questo numero era stato scelto da Valmir Berisha e Abdullahi Nura, ma entrambi non disputarono minuti ufficiali.
Mile sarà il sesto giocatore nato nel 1999 a indossare la maglia della Roma in gare ufficiali.
Prima del portiere, i cinque predecessori – in ordine alfabetico – sono stati: Mirco Antonucci, Zan Celar, Justin Kluivert, Luca Pellegrini, Nicolò Zaniolo.
Solo un altro calciatore della storia della Roma è nato ad Anversa in Belgio come Svilar. Si tratta di Radja Nainggolan, che venne al mondo il 4 maggio 1988 e che con questa maglia vanta 203 presenze con 33 gol.
Fernando Belladonna, altro giocatore giallorosso, che conta 1 gara ufficiale con la Roma nel 1933, risulta nato ad Anversa, ma si tratta di Anversa degli Abruzzi in provincia dell’Aquila.
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