Redattore di Tvoggi Salerno e direttore di Solosalerno.it, Nicola Roberto è uno dei maggiori conoscitori del mondo granata.
Ecco cosa ci ha detto in previsione della sfida con la Roma, domenica alle 18.
Per la Salernitana, la trasferta con la Roma è l’ultima spiaggia?
"Se il Coni confermerà i recuperi con Udinese e Venezia, la Salernitana avrà la possibilità di fare punti anche contro queste due formazioni ed è un aspetto molto importante. Contro la Roma bisognerà provarci, ma senza l’ansia che ha accompagnato le ultime prestazioni, specie in casa.
Non sarà l’ultima spiaggia, ma da qualche parte bisogna cominciare se si vuol dare concretezza alle speranze di tornare in corsa per la salvezza".
A cosa imputa questa stagione negativa al ritorno in Serie A?
"Il trust voluto dagli ex proprietari e dalla vecchia dirigenza, con la benedizione della Figc solo ai primi di luglio, ha condizionato tutta la stagione. Il ritiro è stato svolto con un gruppo inadeguato numericamente e qualitativamente alla serie A, il mercato estivo è stato condotto senza troppe risorse e senza grande logica e a metà gennaio la nuova proprietà e il ds Sabatini hanno avuto poco tempo per provare a rimettere i cocci in ordine".
Che partita si aspetta dalla Salernitana?
"Con l’avvento di Davide Nicola sulla panchina granata, siamo stati abituati a vedere in campo una squadra sempre molto aggressiva. Il pressing alto e la ricerca di trame di gioco anche piuttosto elaborate, però, non hanno pagato sul piano dei risultati.
Contro il Torino, nella partita scorsa, Nicola ha modificato qualcosa tatticamente, ma non sono arrivati punti. A Roma, credo che la Salernitana proverà a giocare con maggiore attenzione in fase difensiva e con un centrocampista in più per non subire quelle 'imbucate' viste in alcune gare, per poi provare a colpire la Roma sfruttando la fisicità di Djuric".
Quali cambiamenti ci saranno, in termini di modulo e di giocatori, rispetto alla sfida (persa in casa) con il Torino?
"Nicola sembrerebbe orientato a confermare la difesa a tre, ma la novità dovrebbe essere l’inserimento di un centrocampista in più. 3-5-2 per dirla coi numeri, invece del 3-4-1-2 proposto col Toro. Fazio, che conoscete bene, e Bonazzoli, capocannoniere della squadra, sono squalificati. In difesa Dragusin dovrebbe essere il terzo centrale con Gyomber e Radovanovic.
A centrocampo dovrebbe debuttare dal primo minuto il norvegese Bohinen, mentre in attacco potrebbe esserci la sorpresa principale con la presenza del brasiliano Mikael accanto a Djuric. In caso volesse inserire un giocatore più tecnico, invece, Nicola avrebbe da scegliere tra Verdi e Ribery".
Pensa che gli impegni della Roma in Conference League condizioneranno il match?
"La Roma in Norvegia ha speso tanto e non ha ottenuto il risultato che voleva. Domenica sarà ancora più arrabbiata e determinata. Le grandi squadre sanno gestire gli impegni ravvicinati facendo appello alla testa prima che alle gambe.
E poi Mourinho è un grande motivatore, per cui saprà come alzare il livello di attenzione dei suoi e saprà toccare le corde giuste sul piano emotivo".
Quali giocatori della Roma teme di più?
"Avrei detto Pellegrini, ma non ci sarà. Dico Abraham. E se dovesse esserci, Zaniolo: il papà ha giocato anche a Salerno. Sicuramente sarebbe un calciatore da temere".
Qual è il suo pronostico?
"La Roma punta al quarto posto, la Salernitana ha necessità di far punti. In una partita nel segno del grande Agostino Di Bartolomei mi augurerei un pareggio. Mourinho non sarà d’accordo, ovviamente.
Roma sicuramente favorita anche perché sta subendo pochi gol e la Salernitana sta facendo più fatica in attacco recentemente. La logica direbbe 2-0, ma se fosse 1-1 non mi dispiacerebbe…".
Confermo di aver preso visione della privacy policy.
© 2018/2024 Soccer S.r.l. – P.IVA 09305501000 - tutti i diritti riservati. I nomi AS Roma, i loghi e le immagini sono marchi registrati o non registrati di Soccer S.r.l. Tutti gli altri marchi possono essere di proprietà dei rispettivi titolari.