Domenica alle 18 si giocherà una classica del calcio italiano: Roma contro Napoli. Abbiamo chiesto al giornalista del Mattino, Gianluca Agata, di raccontarci come stia vivendo la squadra di Spalletti questo brillante inizio di stagione. E come il Napoli si approccerà alla sfida con i giallorossi.
Ecco cosa ci ha detto.
Napoli è notoriamente una città scaramantica, ma in città si parla di Scudetto?
"Più che Napoli è il tifoso di calcio che è scaramantico. In ogni caso, al momento ci sono grande fibrillazione ed entusiasmo. Ma più che parlare di Scudetto, ci si chiede se si è attrezzati per vincere lo Scudetto. Se cioè questa squadra ha la possibilità di reggere fino alla fine, se si potrà passare indenni la Coppa d'Africa, che imporrà l'assenza di Osimhen, Koulibaly e Anguissa. È come se il napoletano stesse assistendo da spettatore avendo un po' paura di crederci. Certo, lo scontro diretto con la Roma dirà molto sul futuro di questo Napoli. Ma per crederci veramente bisogna aspettare il prossimo anno".
Qual è il segreto delle otto vittorie su otto in campionato?
"Una tranquillità di fondo della squadra che acquisisce consapevolezza dei propri mezzi partita dopo partita. Il merito di Spalletti è stato quello di rendere importante ogni giocatore e Napoli non ha 'stelle' che brillano più di altri. È un successo del collettivo, con Spalletti che riesce a tirar fuori da ognuno il meglio di sé".
E quali sono invece i punti deboli?
"Quello di non sapere ancora se è una squadra in grado di soffrire, di reggere ai momenti difficili anche se con il Torino è arrivata la classica vittoria 'sporca' e questo è comunque importante. In altri anni si sarebbe pareggiato o perso".
Dopo la sconfitta in Norvegia, che Roma si deve aspettare il Napoli?
“La sconfitta della Roma in Norvegia nulla toglie al valore della rosa, non sarà una Roma in disarmo. Anzi. Più pesanti sono le sconfitte, più voglia c’è di emergere. Mourinho saprà tenere sollevato l’ambiente. Il Napoli affronterà una squadra ancora più arrabbiata, che cercherà di ripetere quanto di buono ha fatto a Torino con la Juventus, uscendo dallo Stadium con un immeritato ko”.
Contro la Roma pensa che Spalletti userà qualche accorgimento tattico particolare?
"Penso che il Napoli sicuramente non si snaturerà, però è ovvio che in Italia devi tener conto dell'avversario, altrimenti fai peccato di presunzione e rischi grosso".
Chi teme maggiormente dei giallorossi?
"Mourinho ha portato all'ambiente un nuovo entusiasmo ed è ovvio che questo, unitamente agli stadi finalmente con gli spettatori, può essere quell'arma in più di un collettivo che ha dimostrato di poter far bene in qualsiasi partita".
Qual è il suo pronostico?
"Roma è un crocevia per la stagione del Napoli. Vincere significherebbe cominciare a crederci. Perdere significherebbe capire se ci si vuole credere davvero. Penso che ne uscirà una bella partita con un giusto pari".
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