L’introduzione del general manager dell'area sportiva, Tiago Pinto: “È un piacere essere qui oggi. Dal mio arrivo non ho mai avuto la possibilità di avere qui i giornalisti. Abbiamo sempre fatto incontri a distanza. Dunque, mi fa piacere. Siamo qui con Rui Patricio, non abbiamo molto da dire su di lui. Tutti lo hanno conosciuto nell’arco della sua carriera. Quello che ha fatto in passato parla per lui. Ha giocato molto bene nello Sporting, quando io ero al Benfica, fortunatamente ora siamo nella stessa squadra. Lo ringrazio per essere qui”.
Ecco le parole del nuovo estremo difensore romanista.
La tua carriera la conosciamo bene, da campione d’Europa in Francia. Sei un portiere vincente, cosa ti ha spinto a venire a Roma?
“Sono molto orgoglioso della chiamata della Roma, tutti conoscono la grandezza di questo club. È un orgoglio rappresentare questa società. Sono qui per dare il meglio e contribuire la squadra a raggiungere importanti obiettivi”.
Quando un giocatore arriva in un club ed eredita il problema portiere, come nel caso della Roma, quali sono le sensazioni? E quando pensi di essere pronto per giocare?
“Tutti i calciatori, non soltanto i portieri, quando vanno in una nuova piazza sono lì per fare del proprio meglio e di mantenere le aspettative che ci sono qui. Sono arrivato qui come quando sono arrivato al Wolverhampton, desideroso di lavorare e di crescere ogni giorno in allenamento. Per il resto, sono in gruppo da poco, mi sto integrando al meglio, sto capendo bene le metodologie di lavoro. Sto bene fisicamente, sono motivato e voglio aiutare presto la squadra”.
La costruzione dal basso è un qualcosa che rientra nelle tue caratteristiche?
“Per un portiere è importante su ogni aspetto. Il gioco con i piedi, ma non soltanto quello. Il gioco con le mani, il posizionamento. L’importante è allenarsi ogni giorno. Poi è importante recepire le idee dell’allenatore. Prima si recepiscono queste indicazioni e meglio è per il collettivo”.
Quanto è stato importante per la tua scelta l’arrivo di Mourinho? E quali differenze vede tra la Serie A e altre leghe in cui hai giocato tu?
“Per me è un orgoglio aver scelto questo club e avere un allenatore come Mourinho. Quanto all’altra domanda, da parte mia posso promettere massimo impegno, cercherò di ambientarmi al più presto nel calcio italiano”.
Come stanno andando i primi giorni in gruppo?
“I primi giorni sono andati benissimo. Sono stato accolto in modo caloroso da tutti. Come detto, cercherò di adattarmi rapidamente”.
Quali sono le prime indicazioni che hai recepito da Mourinho e dallo staff tecnico? E quanto è importante la comunicazione con la linea difensiva?
“Per quanto riguarda le idee dell’allenatore, sono qui da cinque giorni, non ho avuto modo di parlare molto. Con il tempo capirò tutto meglio, tatticamente e non solo. La comunicazione, invece, è molto importante tra i portieri e gli altri difensori. Sto imparando già le parole chiave per trovare un’intesa con la difesa e come aiutarli per far sì che possano fare del loro meglio”.
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