Leonardo Spinazzola ha rilasciato un’intervista al Romanista. L’esterno ha parlato prima di tutto della sua condizione fisica attuale dopo l'infortunio riportato in Nazionale al tendine di Achille.
La riabilitazione procede: “A Trigoria tornerò a lavorare il 2 agosto, a un mese dall'infortunio. Andrò a fare mobilità della caviglia sotto la tutela dei fisioterapisti, ho voglia di riprendere la routine e quello farà tanto. Ma per sei settimane non potrò poggiare neanche il piede a terra, poi mi aiuterò con le stampelle ma sempre con basso carico. Ma io già ora non sto fermo: ho tolto i punti, ora mentre parliamo sto sul letto sdraiato, ma muovo il piede su e giù, per far sentire al muscolo che ci sono, che deve lavorare. Già vedo miglioramenti”.
Il 37 giallorosso spiega quale è stato il momento della svolta della sua carriera: “Dopo il mancato passaggio all’Inter. Mi ha ferito sentirmi dare dello zoppo, da quell'episodio ho trovato tutta la forza del mondo per riprendermi e per dimostrare a tutti quello che sono. Ora niente mi fa più paura. Sono molto più tranquillo dal punto di vista mentale. Faccio il lavoro più bello del mondo, ho una splendida famiglia e stiamo bene. Che cosa potrei chiedere di più?”.
A proposito di José Mourinho, Spinazzola definisce il tecnico portoghese “tanta roba”: “Ci ho parlato al telefono prima dell'Europeo e poi quando sono tornato a Trigoria. Ho visto un allenamento, la prima amichevole. Mi pare una brava persona. Ma si vede subito che è tosto. Da quello che ho sentito dai miei compagni, ha lasciato subito una grande impressione”.
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