"Il Cagliari dimostra carenze soprattutto nella personalità, quella di una squadra che non sa reagire alle difficoltà". A parlare è l'inviato dell'Unione Sarda, Alberto Masu.
Queste sono le sue sensazioni alla vigilia di Cagliari-Roma.
Il 3-0 con la Fiorentina mette a rischio la panchina di Mazzarri?
"Premesso che nel calcio un allenatore è sempre a rischio, credo che la panchina di Mazzarri sia ancora ben solida. Perché parliamo di un tecnico importante, forse il più importante tra quelli degli ultimi anni, e che ha firmato un contratto di tre anni, con l'idea, quindi, di poter lavorare anche a lunga scadenza. Poi, queste sono sempre parole molto vaghe che i risultati, se negativi, possono spazzare via".
Da cosa dipende questa estrema fragilità del Cagliari?
"Credo che il Cagliari sia nato con due peccati originali. Il primo è l'allenatore: Semplici è stato confermato controvoglia. La società aveva puntato decisa su Juric, che poi ha invece scelto il Toro. A quel punto, si è confermato Semplici, che lo scorso anno ha firmato una salvezza miracolosa, ma senza troppa convinzione. E ai primi problemi, si è cambiato".
"L'altro peccato è un mercato condotto senza portafoglio: il Cagliari ha speso 100mila euro (l'acquisto del secondo portiere Radunovic), per il resto ha operato con prestiti e parametri zero, con alcuni titolari arrivati, senza preparazione, a campionato iniziato. Il risultato lo si vede nella classifica e nei numeri".
Joao Pedro, Strootman, Godin: sono i tre leader della squadra?
"Per esperienza, sì. Ma il Cagliari dimostra carenze soprattutto nella personalità, quella di una squadra che non sa reagire alle difficoltà. Joao sente il Cagliari dentro, ma non è giocatore da grandi discorsi nello spogliatoio, Strootman è appena arrivato e Godin ha vissuto un'estate da partente sicuro, salvo ritrovare confermato 'a forza'".
Rispetto alla gara di Firenze, cambierà qualcosa tatticamente e nell’undici titolare?
"Molto difficile, perché la lista di infortunati e acciaccati è parecchio lunga. Difficile recuperare Nandez, mentre per Caceres, Strootman e Godin si dovrà aspettare l'ultimo momento. Mazzarri, come ha detto a Firenze, dovrà fare la conta dei presenti per capire chi schierare e come".
Quali sono le insidie maggiori per la Roma?
"Potrei dire la tradizione, perché a Cagliari la Roma, storicamente, ha sempre vissuto partite surreali, con rimonte incredibili, capitomboli inattesi e altro. E poi il rischio che si incontra con una squadra come il Cagliari, che ha giocatori che, in ogni momento, possono svegliarsi e tirar fuori la giocata decisiva".
E quale giocatore giallorosso viene temuto maggiormente in casa Cagliari?
"Diciamo che la squadra penultima in classifica, col terzo peggior attacco e la quarta peggior difesa, non può che temere tutti. Anche Mourinho, nonostante sia squalificato. A dirne uno, potrei dire Pellegrini, perché il Cagliari soffre nelle zone intermedie tra centrocampo e attacco".
Qual è il suo pronostico?
"Guardando classifica e numeri, non ci sarebbe pronostico e direi Roma. Ma quando giocano queste due squadre, può accadere tutto".
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