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    Impossibile non seguire José Mourinho su Instagram


    Il suo rapporto con questa piattaforma si era interrotto nel maggio del 2018, quando aveva già raccolto più di 1 milione di follower.

    Il suo ritorno, nel 2020, ha fatto notizia svelandoci un nuovo lato del leggendario tecnico portoghese.

    Dalla rinascita del suo profilo, i nuovi follower hanno raggiunto quota 2,4 milioni. Anche il New York Times è arrivato a dedicare un articolo a come Mourinho utilizza il proprio account.

    La motivazione del suo ritorno è stata molto pragmatica. “Non sono ancora un tipo da Instagram”, confessò in un’intervista a Sky Sports. “Devo essere onesto, sono i miei sponsor che mi hanno chiesto di farlo. Quando ho chiuso l'account pochi anni fa non sono stati contenti quindi ora procedo un po’ alla volta. È divertente, non è un problema”.

    Mourinho è riuscito a trovare una formula magica per i social media, rimanendo autentico, unico e alle volte sorprendente.

    Prendete ad esempio il post in cui mangia i popcorn in aereo.

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    Mourinho initially described his Instagram renaissance as a pragmatic one.

    "I’m still not an Instagram man in my nature," he told Sky Sports previously. “I have to be honest, I was asked by my sponsors to do it. They felt that when I closed my account a few years ago we had a few million followers and they weren’t happy. So now I’m doing bit by bit, quite funny. It's no problem."

    No problem at all by the looks of it as Mourinho has struck that magic social media formula of being authentic, unique and, at times, odd.

    Take the 'Jose Mourinho eating popcorn on a plane' photo for example...

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    O quello in cui è visibilmente contrariato sul pullman.

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    Poi c’è l’altro in cui mostra il problema delle dimensioni delle porte in casa dello Skendija in occasione di una sfida nei preliminari di Europa League con il Tottenham.

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    E come dimenticare il video in cui si pulisce le scarpe nuove dopo averci giocato a calcio.

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    È singolare come una semplice foto con lui che legge l’autobiografia di Hristo Stoichkov possa risultare così interessante. Instagram non fa altro che rendere ancora più affascinante l’immagine di Mourinho.

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    Per anni ci si è chiesti cosa passasse per la testa di un tecnico vincente come lui, in grado di conquistare 25 trofei nell'arco della sua carriera finora.

    Quel desiderio di scoprire qualcosa di più intimo della sua personalità è in parte soddisfatto dalle immagini pubblicate su Instagram. Il giornalista del New York Times Rory Smith ha analizzato i suoi post nell’articolo ‘What is José Mourinho Telling Us on Instagram?’.

    “Viene fuori che Mourinho utilizza il social con molta naturalezza”, si legge nel pezzo.

    “Nei primi tempi il numero di post era abbastanza limitato: nei primi quattro mesi dal suo ritorno su Instagram ne ha pubblicati sei, dei quali soltanto uno a beneficio di un suo sponsor.

    A partire da giugno 2020 ha iniziato a utilizzarlo con più frequenza e in modo più efficace. Su 65 post (al momento dell’uscita dell’articolo sul NYT, ndr), 12 sono di natura commerciale. Otto degli altri venivano da shooting professionali.

    Cinque sono dedicati a cause che supporta, in particolare quella del World Food Program.

    Tutti gli altri (14 video e 26 immagini) sono personali, scattati da Mourinho o da qualche membro del suo staff che si trovava nelle vicinanze in quel momento”.

    Un grande esempio è quello della fotografia nello spogliatoio dopo una partita vinta dal Tottenham, con tutti i giocatori intenti a guardare il proprio smartphone. Nella caption del post, oltre al commento della vittoria, c'è la frase: ‘il segno dei tempi’, accompagnata dall’emoji dello smartphone ripetuta due volte.

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    “Il post degli smartphone dopo la partita con il Burnley mi ha riportato ai tempi in cui ero l'assistente di Louis Van Gaal e lui mi diceva ‘Non voglio che i giocatori stiano con i telefonini’”, ha raccontato in un'intervista alla BBC.

    “20 anni dopo siamo in una situazione in cui dopo ogni partita tutti giocatori sono con il loro smartphone ed è normale che lo facciano. E lo faccio un po' anch'io. Noi allenatori abbiamo carriere più lunghe dei calciatori quindi ne incontriamo di diverse generazioni. Una delle nostre qualità deve essere quella di adattarci ai tempi. Quindi ho pensato che fosse un post divertente da fare".

    Se non lo avete ancora fatto, il consiglio è di seguire @josemourinho su Instagram. Non ve ne pentirete.


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