I gol di Bati, quelli di Montella, quello pesantissimo di Nakata con la Juve e poi naturalmente le reti di Totti. Ci sono tutte in “Mai Scudetto fu più meritato”, un appassionante viaggio compiuto dal giornalista romanista Daniele Giannini nelle 34 giornate del terzo scudetto romanista di cui il 17 giugno ricorrono i 20 anni.
A circondare le partite, a condirle, a renderle memorabili c’è un’infinità di racconti, di storie, di protagonisti sconosciuti o quanto meno dimenticati. Edito da Grandi Manuali Newton (320 pp. + 32 tavole fuori testo) e disponibile dal 10 giugno negli store online e offline di tutta Italia, “Mai Scudetto fu più meritato” - un prodotto ufficiale AS Roma - ripercorre le lunghissime e avvincenti settimane che vanno dall’estate del 2000 al 17 giugno del 2001.
Dante e la sua Vespa, Beckenbauer in piedi ad applaudire, il lunedì da parrucchieri, la regola degli extracomunitari, l’effetto farfalla, la tabellina del 3, Niccolò Galli, Dalmat, la magia di Baggio, la pioggia, il sole, la convinzione di averlo vinto e la paura fino all’ultimo di non farcela. Sono 34 capitoli, uno per ogni giornata del campionato 2000-2001. Più altri due per contenere il prima e il dopo di quella cavalcata tricolore da mille e una notte.
Anzi da mille e uno protagonisti. E quell’uno è Damiano Tommasi che, come tutti gli altri e più di tutti gli altri (in quanto a presenze), può dire nella sua prefazione “Io c’ero”. C’era Tommasi e c’erano milioni di cuori romanisti pulsanti a spingere verso un traguardo atteso, sofferto, sognato, conquistato. Quanto basta per dire “Mai Scudetto fu più meritato”.
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