"Penso di parlare a nome di tutte le mie compagne: ti siamo vicine, cerca di non mollare". Tra le decine di testimonianze di solidarietà giunte a Malika Chalhy, la ragazza di Castelfiorentino cacciata di casa per avere rivelato di amare un'altra donna, c'è quella della calciatrice romanista Elena Linari.
Dal ritiro della Nazionale a Coverciano, Elena si è espressa così: "Più di un anno fa ho fatto coming out e credo di poterla capire benissimo. Credo che abbia fatto la scelta giusta dichiarando se stessa”.
“Vedo un grande problema nella reazione dei suoi genitori e nel loro comportamento nei suoi confronti. Non credo che lo sia avere un figlio o una figlia omosessuali. Credo che i problemi veri siano altri come il dover affrontare una pandemia, avere un proprio caro ricoverato in terapia intensiva o un figlio o una figlia con grandi problemi di salute”.
La giallorossa ha contattato Malika, già osteggiata in passato dai familiari per avere espresso la volontà di giocare a calcio: “Ho cercato di esprimerle tutta la mia vicinanza, il mio supporto e il mio appoggio qualora le servisse. Mi auguro che questa situazione possa rientrare velocemente e che possa vivere una vita serena. Il calcio, come ogni sport, avvicina all’essere di una persona, non la allontana”.
Elena infine si è rivolta così a Malika: "Cerca di non mollare, puoi avere il supporto di tante persone. Non è facile, ma bisogna andare avanti. Siamo donne, siamo coraggiose: avanti tutta”.
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