
Un giornalista dell'epoca, al seguito della Roma in trasferta contro la Fiorentina, attaccò così il pezzo: "Non dimenticheremo più questa domenica". Aveva ragione. Trentotto anni dopo, il 27 marzo 1983 è sempre una giornata da cerchiare in giallorosso.
A renderla unica fu la pazzesca rimonta del Torino nel Derby: da 0-2 a 3-2 in 142 secondi. Nell'arco di quegli incredibili 90 minuti sull'asse Firenze-Torino, la Juventus passò dal possibile -1 sulla Roma capolista al -4 finale. E l'equipaggio di Liedholm, che quel giorno pareggiò 2-2, scorse così all'orizzonte il porto dove sarebbe approdato col vessillo.
Minuto per minuto, riviviamo quella fantastica altalena di gol, emozioni e punti in classifica, che al fischio d'inizio - le ore 15:30 - vedeva la Roma a quota 34 e la Juventus a 31.
Da +4 a +3. All'Artemio Franchi, la Fiorentina passa infatti in vantaggio con un sinistro di Daniele Massaro, servito da Antognoni. A Torino, invece, il risultato è ancora di 0-0.
Paolo Rossi approditta un errore del granata van de Korput per battere Terraneo. Juve in vantaggio. Al Franchi, la Fiorentina continua a condurre per 1-0. Il momento è sportivamente drammatico per i romanisti: il distacco si è ridotto a +1.
Gooooo'! Ci pensa il Bomber. Una magia di Pruzzo pareggia i conti a Firenze. Le radioline non trasmettono però buone notizie da Torino: la Juve è ancora in vantaggio.
Il difensore viola Contratto stende Chierico e Agnolin indica il dischetto. Prohaska non sbaglia, per la gioia dei romanisti al Franchi (e non solo al Franchi). A Torino, il risultato non cambia.
Roma davanti 2-1 a Firenze. La Juventus, però, sembra restare in scia. Fallo su Boniek in area, è rigore. Platini si fa respingere la conclusione da Terraneo, ma insacca sulla ribattuta. I bianconeri sono ora sul 2-0.
Mentre la Roma è sempre sul 2-1 a Firenze, il Toro accorcia. Siamo all'alba dell'impresa. Assist di Galbiati, testa di Dossena. Ora, è Torino-Juventus 1-2.
Stupefacente: un minuto dopo il gol di Dossena, il Torino pareggia. Altro cross da sinistra - stavolta è di Beruatto - e Bonesso, sempre di testa, supera Zoff per la rete del 2-2. Boato a Firenze, dove la Roma continua a guidare per 2-1.
Miracolo a Torino. Van de Korput si fa perdonare lo svarione iniziale e confeziona un assist per Torrisi, che di destro scaraventa in rete per il 3-2. A Firenze è il delirio. In quel momento, la Roma si trova a +5 sulla Juventus. A cinque giornate dalla fine, con la vittoria che vale 2 punti, quel divario vorrebbe dire Scudetto.
Testa e cuore di tutti sono a Torino, ormai. Racconterà Falcao: "Nela mi ha urlato: vedi che la Juve perde? E io sono scoppiato a ridere. Ho puntato gli occhi sul tabellone, non ci potevo credere".
Di quel trambusto ne approfitta però la Fiorentina. Su un cross di Antognoni, Ancelotti devia la sfera nella propria porta. "Ho visto spiovere una palla al centro verso Graziani e ho pensato di anticiparlo", si scuserà il centrocampista fine partita.
Ancelotti si riconsolerà presto. La rimonta granata aveva ormai permesso alla Roma di allungare sui rivali di sempre. Sulla Juventus di Platini. L'undici del Barone si accingeva a entrare in porto col vessillo.